Nel 2017, alla Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, Il cratere fu quella che si chiama una folgorazione. Era forse dai tempi dell’Antonio Capuano di Vito e gli altri che un esordio italiano non manifestava una tale flagranza estetica, reale e finzionale e i due autori, Silvia Luzi e Luca Bellino, con quella loro opera prima si sono collocati al centro delle attenzioni e delle attese del nostro cinema più urgente, facendo seguito alle attese che già il loro documentario Dell’Arte della Guerra cinque anni prima aveva alimentato. Ecco dunque che a dichiarare queste attese e questa urgenza arriva stanotte, con inizio all’1:30 circa, Fuori Orario – Cose (mai) Viste, che dedica a Luzi e Bellino una nottata dal titolo ”Occhi Aperti / Sguardi Sbarrati”. L’appuntamento si apre con il magnifico videoclip di Povero Tempo Nostro, singolo postumo del cantautore piemontese Gianmaria Testa, realizzato da Luzi e Bellino lungo il cimitero delle barche alla foce del fiume Tevere. Sostanzialmente un cortometraggio, in cui Luzi e Bellino dichiarano una volta di più il legame che li unisce al cantautore piemontese scomparso nel 2016. A seguire Fuori Orario proporrà Il Cratere, magnifica articolazione visiva dell’intreccio tra sogno d’affermazione e libertà individuale nutrito da una ragazzina nel suo rapporto col padre, che immagina per lei un futuro di successo sulla scena neomelodica partenopea. Film di pura e immanente verità spirituale, in cui è il cinema, come declinazione dell’immagine nella realtà, a essere esaltato proprio nel suo essere presenza che affianca i protagonisti. In chiusura di nottata Fuori Orario propone poi una conversazione con Silvia Luzi e Luca Bellino, curata da Fulvio Baglivi, nel corso della quale la coppia di ripercorre il proprio cammino a partire dal pluripremiato documentario Dell’Arte della Guerra, altro potentissimo studio di resistenza che nel 2012 Luzi e Bellino avevano dedicato alla lotta degli operai della ex Innocenti di Milano.