La saga della famiglia McCullogh al centro de Il figlio, il bellissimo libro di Philipp Meyer (in Italia pubblicato da Einaudi), è diventata una serie tv che andrà in onda in dieci episodi della durata di un’ora negli Stati Uniti a partire dal 4 aprile 2017 su AMC. È la storia di Eli McCullough, nato il 2 marzo 1836, nel momento esatto in cui il Texas diventa parte degli Stati Uniti e che a 13 anni, dopo aver assistito al brutale omicidio della madre e della sorella, viene rapito dai Comanche e poi allevato fino a diventare di fatto uno di loro. In età adulta torna nella società dei bianchi che faticano ad accettarlo, ma lo usano per combattere nel Texas del sud contro le ultime tribù oramai decimate. Nell’ascesa e nelle cadute di una famiglia che vede i suoi ultimi lampi di genio nella nipote prediletta di Eli, Jeanny, a capo di un impero petrolifero c’è l’epopea di un intero Paese.
Mi interessava la storia della creazione degli Stati Uniti, la nascita della nostra mitologia. Molto è stato scritto sull’argomento, ma non ero abbastanza soddisfatto del modo in cui era stata trattato nella finzione – la maggior parte dei libri e film sposa una qualche versione della storia e non si preoccupa della precisione. Il vero problema è che questo è materiale molto delicato, non importa da che parte stai. Tutti noi vogliamo credere in una versione della storia in cui i nostri antenati erano fondamentalmente buoni e moralmente corretti. Ma non è andata così. Ci sono state violenze devastanti e fra queste bisogna includere la schiavitù e la violenza sessuale perpetrata anche dai Comanche sui coloni bianchi. La violenza si è distribuita uniformemente su tutti i lati. Le persone di discendenza europea, come me, tendono a considerare in modo benigno la conquista del Nord America. I nostri antenati sono venuti in questo continente per viverci e il fatto che fosse abitato già da circa 20 milioni di persone era per loro del tutto irrilevante.
(Philipp Meyer, da una conferenza del 30 ottobre 2013 all’ ’International Festival of Authors)
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Philipp Meyer ha scritto l’episodio pilota dal titolo First Son of Texas e compare come produttore esecutivo della serie. Gli altri sceneggiatori sono Kevin Murphy (già autore di Desperate Housewives), Brian McGreevy e Lee Shipman. A interpretare il grande e carismatico patriarca Eli c’è Pierce Brosnan che ha sostituito Sam Neill e che torna in tv a trent’anni di distanza da Remington Steele (le cinque stagioni in onda tra il 1982 e il 1987 di Mai dire sì). Dal trailer una scelta azzeccatissima.