La 34ª edizione del Bergamo Film Meeting, che si svolge dal 5 al 13 marzo, dedica un omaggio di 12 film ad Anna Karina. L’attrice di origine danese rappresenta una leggenda della Nouvelle Vague ed è stata musa ispiratrice di grandi registi e inquieta attrice fuori dagli schemi. Anna Karina sarà presente a Bergamo durante il Festival. Di origine danese, arrivata in Francia nel 1958, inizia la sua carriera come modella per Pierre Cardin e Coco Chanel. Viene notata da Jean-Luc Godard, con il quale inizia un percorso cinematografico, che la vedrà come protagonista di 8 suoi film e che sposa nel 1961: un sodalizio artistico e umano che dura fino al 1968. Grazie a Godard, diventa in quegli anni un’icona della Nouvelle Vague, l’immagine di una donna libera, inquieta e sognatrice, che si muove entro trame narrative continuamente stravolte dal regista francese, con echi che vanno dal noir al thriller, al road movie. Nel frattempo ricopre importanti ruoli da protagonista in Suzanne Simonin la religiosa (1966) di Jacques Rivette, tratto dal racconto di Diderot, una delle sue prove più intense, e in Lo straniero (1967) di Luchino Visconti. Fra i suoi film più convincenti bisogna citare almeno In fondo al buio (1969) di Tony Richardson, Pane e cioccolata (1974) di Franco Brusati e Roulette cinese (1976) di Rainer Werner Fassbinder. Personalità oltremodo versatile, nel 1973 fa il suo debutto alla regia con Vivre ensemble, nel quale è anche attrice. In teatro recita nell’adattamento di Rivette di La religiosa e inAprès la répétition di Ingmar Bergman. Anna Karina ha al suo attivo anche una rilevante carriera di cantante. All’inizio degli anni Sessanta interpreta due dei maggiori successi francesi dell’epoca, Roller Girl e Sous le soleil exactement, entrambe dalla commedia musicale Anna di Serge Gainsbourg, dove canta sette canzoni al fianco di Gainsbourg e Jean-Claude Brialy.