Che il cinema brasiliano sia una delle realtà più interessanti del panorama attuale è ormai un dato di fatto: la doppietta piazzata all’ultimo Festival di Cannes con il Premio della Giuria a Bacurau di Juliano Dornelles e Kleber Mendonça Filho, e con la Palma del Certain Regard a La vita invisibile di Euridice Gusmao di Karim Aïnouz, nel frattempo uscito anche nelle nostre sale, non è che il punto di arrivo di un percorso che nasce da lontano e che già tre anni fa, sempre sulla Croisette, aveva lanciato un segnale molto chiaro con lo straordinario Aquarius sempre di Kleber Mendonça Filho. Oggi sull’attuale cinema brasiliano si soffermano approfonditamente i Cahiers du Cinéma, che dedicano la copertina del loro numero di settembre a Bacurau e “Le Brésil de Bolsonero”, e anche l’altra rivista francese di tendenza, La Septième Obsessions, che al Brasile del cinema dedica un’ampia inchiesta. A fronte di questa attenzione internazionale, che nella distratta e egocentrica Italia come sempre arriva molto diluita…, può essere interessante segnalare quindi la quarta edizione del Bari Brasil Film Festival, che si svolgerà dal 4 al 15 ottobre a Bari e il 19 e 20 ottobre a Matera, prendendosi però il tempo di una meravigliosa preapertura il 4 ottobre al Cineporto di Bari dedicata a Terra em Transe di Glauber Rocha, uno dei film simbolo di Cinema Novo che negli anni Sessanta ha provato a cambiare le cose al grido di arte, utopia e rivoluzione. Ad inaugurare ufficialmente il festival, venerdì 11 ottobre, sarà O beijo no asfalto (Un bacio sull’asfalto), opera prima di Murilo di Benicio, attore molto popolare in Brasile, passato dietro la macchina da presa per trasporre l’omonima opera teatrale di Nelson Rodrigues, il drammaturgo brasiliano più importante del Novecento. Un fascinoso bianco e nero, un sorprendente incipit tra teatro e cinema e un cast eccellente, capeggiato da Fernanda Montenegro, una delle più importanti attrici brasiliane viventi, nota al pubblico internazionale per la nomination agli Oscar del 1999 come miglior attrice protagonista per Central do Brasil di Walter Salles. (In apertura un’immagine di Alguma coisa assim di Esmir Filho).
Sabato 12 ottobre, alle 21, sarà la volta di Alguma coisa assim (Something like that) di Esmir Filho (ospite del festival) e Mariana Bastos. Profondo e divertente, il film, una coproduzione Brasile-Germania, racconta il rapporto decisamente poco convenzionale tra Caio e Mari. Il “Boyhood brasileiro”, come lo ha definito la critica nazionale, segue dieci anni della loro relazione, in un’altalena di emozioni, incontri, prove e separazioni, vissuti senza confini, tra le metropoli di San Paolo e Berlino. Domenica 13 ottobre, alle 18, il programma propone Le avventure del piccolo Colombo di Rodrigo Gava, lungometraggio d’animazione ambientato nell’Italia del 1463, in cui tre bambini – Cris, Leo e Lisa – scoprono i misteri della popolazione dell’Atlantico e si imbattono nella sua bestia più feroce, il temibile Nautilus. Questi ragazzi saranno poi noti al mondo come Cristoforo Colombo, Leonardo Da Vinci e Monna Lisa. Alle 21, sarà la volta di Los Silencios di Beatriz Seigner, che presenterà il film in sala. Una coproduzione internazionale Brasile/Colombia/Francia che racconta la storia di una madre, Amparo e dei suoi due figli Nuria e Fabio, costretti, per sfuggire al conflitto armato colombiano, a raggiungere l’isoletta al confine tra Brasile, Colombia e Perù, un luogo misterioso, nel quale gli abitanti hanno un rapporto speciale con i loro cari scomparsi. Los Silencios è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del festival di Cannes 2018. Lunedì 14 ottobre, alle 21, parte un omaggio in due serate al cineasta Luiz Bolognesi con il suo documentario Ex-Pajé (Ex Sciamano), presentato l’anno scorso al festival di Berlino dedicato agli indios della foresta amazzonica, e con il film di Lais Bodansky Bicho de Sete Cabeças (Brainstorm), dramma del 2001, esordio alla regia di finzione della regista brasiliana, per la prima volta in collaborazione con il grande sceneggiatore Bolognesi (basato sul libro autobiografico Canto dos Malditos di Austregésilo Carrano Bueno). Spostandosi a Matera, il programma al cinema Piccolo prevede sabato 19 ottobre alle 20.30 la presentazione di O Beijo no asfalto di Murilo Benício e domenica 20, alle 18.30, di Los Silencios di Beatriz Seigner e, alle 20.30, di Alguma Coisa Assim di Esmir Filho e Mariana Bastos.
Il programma dettagliato del festival sul sito https://www.abaporu.org/bari-brasil-film-fest/programma/