La XVIII edizione del Festival del Cinema Europeo diretto da Alberto La Monica e Cristina Soldano si svolge a Lecce dal 3 all’8 aprile. I protagonisti più attesi sono Agniezska Holland, Nuri Bilge Ceylan, Citto Maselli insieme a Isabella Ferrari e Valerio Mastandrea. Il festival si apre con un omaggio a Totò, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa. In programma lunedì 3 aprile la presentazione in anteprima mondiale di Chi si ferma è perduto di Sergio Corbucci restaurato per l’occasione dalla Fondazione Cineteca di Bologna con il contributo del Festival. Come Per la sezione Per Protagonisti del cinema europeo quest’anno il focus è su Agniezska Holland e Nuri Bilge Ceylan. La Holland è stata due volte candidata agli Oscar (nel 1985 con Raccolto amaro nella categoria Miglior film straniero e nel 1990 con Europa Europa (un’immagine del film qui a fianco) con cui vince anche il Golden Globe, per la Sceneggiatura non originale), ha iniziato in Polonia la carriera cinematografica come assistente di Krzysztof Zanussi collaborando poi con Andrzej Wajda. Attori di provincia, una tra i film emblema del “cinema dell’inquietudine morale”, è stato premiato dalla critica al Festival di Cannes nel 1980. Ha lavorato anche per la tv in serie come House of Cards, The Wire, Cold Case e Treme. Il Festival del Cinema Europeo propone una selezione delle sue pellicole, scelte insieme alla regista, tra cui Pokot (Spoor) presentato alla scorsa edizione della Berlinale. Premiato per la regia di Le tre scimmie (nel 2008) al Festival di Cannes, Nuri Bilge Ceylan con lo stesso film viene candidato all’Oscar per il Miglior film straniero, pellicola che rappresenta anche il primo titolo turco a essere candidato come miglior film straniero. Sempre a Cannes nel 2003 con Uzak si aggiudica il Grand Prix che bissa nel 2011 con C’era una volta in Anatolia, infine nel 2014 vince la Palma d’oro per Il regno d’inverno. Il Festival del Cinema Europeo propone la rassegna completa dei sui film e presenta anche una Masterclass in cui il regista turco parlerà del proprio percorso autoriale. In apertura un’immagine tratta da Il regno d’inverno.
Isabella Ferrari e Valerio Mastandrea sono i Protagonisti del Cinema Italiano , sezione con cui ogni anno il Festival rende omaggio ad attori italiani, dedicando loro una retrospettiva. Interessante anche l’Omaggio a Citto Maselli che presenterà al pubblico del Festival una rassegna dei suoi film. In programma inoltre, l’VIII edizione del Premio Mario Verdone, rivolto a un autore italiano di massimo 40 anni particolarmente segnalatosi nell’ultima stagione cinematografica per la sua opera prima. Il Premio, consegnato sabato 8 aprile da Carlo, Luca e Silvia Verdone, è stato istituito in accordo con la famiglia Verdone dal Festival del Cinema Europeo in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia ed il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. I finalisti di quest’anno: Marco Danieli per La ragazza del mondo, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro per Mine, Michele Vannucci per Il più grande sogno. Un Riconoscimento Speciale del Premio Mario Verdone verrà consegnato a Gabriele Mainetti per Lo chiamavano Jeeg Robot. Infine la sezione ufficiale competitiva del Festival presenta in anteprima nazionale e in lingua originale dodici lungometraggi europei.