Fino al 5 giugno c’è il Sicilia Queer FilmFest

sq16_sito_testatapage_02-01Giunto all’edizione n.6 il Sicilia Queer propone diverse sezioni e due competizioni internazionali: il concorso di cortometraggi Queer Short (curato da Tatiana Lo Iacono e giunto alla sesta edizione) cui si aggiunge quest’anno una sezione competitiva di lungometraggi intitolata Nuove Visioni, che intende restituire al termine queer tutte le sue sfumature, estendendo la ricerca verso nuovi autori e nuovi linguaggi. Interessante la sezione non competitiva Panorama Queer, che schiera, tra le altre, opere di Frederick Wiseman, Claire Simon, Canecapovolto, Catherine Corsini, Andreas Horvath, Olivier Ducastel e Jacques Martineau, Cosimo Terlizzi e che si concluderà con la proiezione di Grandma di Paul Weitz, un divertente road movie statunitense che vede al centro la movimentata giornata di una diciottenne alle prese con la sua scatenata nonna lesbica. (Nella fotografia sopra La vanité di Lionel Baier)

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Ospite d’onore del Sicilia Queer sarà l’attrice francese Dominique Sanda, in occasione di un omaggio che il 2 giugno il Festival dedicherà al film Novecento di Bernardo Bertolucci, nel quarantennale dell’uscita nelle sale italiane. L’attrice, che da anni vive in Uruguay, raggiungerà Palermo in occasione della proiezione integrale di Novecento, programmato nella sezione Retrovie Italiane curata da Umberto Cantone, per incontrare il pubblico e raccontare la lavorazione, il dietro le quinte e le sue impressioni su un film seminale della storia del cinema.

 

 

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Ma è nella sezione Presenze che da sempre il Festival punta alle sue scoperte: dopo aver presentato i film di Alain Guiraudie e Melvil Poupaud, quest’anno il protagonista è lo svizzero Lionel Baier, molto popolare all’estero, che il Sicilia Queer valorizza attraverso una retrospettiva quasi integrale e un lungo approfondimento in catalogo. Di Baier sono proposti quattro lungometraggi: Garçon stupide (2004), Un autre homme (2009), Les grandes ondes (à l’ouest) (2013), che vede come protagonista Valérie Donzelli e il recente La vanité (2015) interpretato da Carmen Maura. Altra sezione caratterizzante del Festival è quella di storia del cinema intitolata Carte postale à Serge Daney, che quest’anno recupera alcune irresistibili “comiche” di Buster Keaton e Roscoe Arbuckle e propone un omaggio alla regista belga Chantal Akerman, recentemente scomparsa, autrice di opere pionieristiche come Je tu il elle, che viene presentato dal regista francese Vincent Dieutre. La sezione Eterotopie propone un focus dedicato alla Tunisia, con il lungometraggio d’esordio della regista Leyla Bouzid: Appena apro gli occhi (Canto per la libertà), che racconta la vitale storia della diciottenne Farah alla vigilia della Rivoluzione dei Gelsomini.

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Oggi, in occasione dell’anniversario della morte di Franco Scaldati, è previsto un omaggio, curato da Franco Maresco, che presenterà materiali inediti dal suo film Gli uomini di questa città io non li conosco, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia e dedicato al poeta e drammaturgo palermitano.