Alle radici di Guillermo Del Toro, Alfonso Cuarón e Alejandro González Iñárritu, ovvero la generazione di autori messicani che sta facendo il cinema contemporaneo più eclatante: è dove si colloca la retrospettiva di Locarno 76 (2-12 agosto) intitolata “Espectáculo a diario – Las distintas temporadas del cine popular mexicano”, ovvero “Ogni giorno uno spettacolo – Le molte stagioni del cinema popolare messicano”. Curata da Olaf Möller con Roberto Turigliatto, la retrospettiva offrirà uno spaccato della produzione messicana dagli anni Quaranta fino alla fine degli anni Sessanta, un periodo di straordinaria creatività che ha nutrito lo sguardo visionario dell’attuale generazione di maestri messicani. Una carrellata attraverso le opere di registi come Emilio Fernández, Alejandro Galindo, Chano Urueta, Ramón Peón, Fernando de Fuentes, René Cardona Sr e Jr e molti altri, popolate da divi, dive e storie straordinarie: “Presenteremo le opere di tutti i maggiori maestri del periodo, ma anche di molti dei minori, attraverso gemme di tutti i generi”, dice il co-curatore Olaf Möller: “Mostreremo come l’alto e il basso abbiano bisogno l’uno dell’altro e come una cultura cinematografica fiduciosa nel suo pubblico sia arrivata a osare essere tutto e a provare qualsiasi cosa desiderasse fare”. La retrospettiva sarà composta da 36 film rari, alcuni dei quali mai visti sinora, tutti da scoprire, e prevede la pubblicazione di un volume curato da Möller, che raccoglierà saggi di approfondimento storico e critico.
È la seconda Retrospettiva che il Locarno Film Festival dedica al cinema messicano (la prima risale al 1957) e, come spiega il Direttore Artistico Giona A. Nazzaro, “il desiderio è di provare a cambiare la percezione di una produzione cinematografica e culturale così ricca e importante. Sulla scia di una nuova e più forte consapevolezza postcoloniale, questi film, che finora sono sfuggiti all’attenzione dei cinefili, meritano di essere scoperti e valorizzati come un movimento cruciale di indipendenza culturale e creativa, di originalità linguistica e formale. C’è un intero mondo che merita ancora di essere scoperto: musical, commedie, luchadores, vampiri, detective e mostri, melodrammi rivoluzionari, noir e film di toreri. Dalla fantascienza all’horror, dai gialli ai film religiosi. Tutti i colori del cinema messicano in un’unica Retrospettiva”.