Fumata bianca per l’edizione 2025 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, fin dal bel bozzetto in locandina, firmato per l’occasione da Manuele Fior, che prosegue così la tradizione degli animatori e fumettisti dopo Simone Massi (dal 2012 al 2016) e Lorenzo Mattotti (dal 2018 al 2024). E che sia un’edizione molto “istituzionale” lo dimostra un programma fatto di tante conferme e altrettanto grandi (e anche inaspettati) ritorni. D’altra parte, fin dall’appassionata introduzione del Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, l’accento è posto sui 130 anni di storia dell’istituzione veneta, attenta comunque a “sostenere la qualità cinematografica in una prospettiva futura e nel senso proprio dell’arte”, tra pubblico giovane e accenni all’indifferenza del presente di fronte ai corpi falciati dalle guerre. Gli fa eco il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, che si commuove nel presentare in concorso The Voice of Hind Rajab, di Kaouther Ben Hania sul drammatico omicidio della bambina di Gaza da parte dell’esercito israeliano.

Un’introduzione al programma, la sua, che pur estremamente sintetica nei preamboli rispetto alla presentazione puntuale di ogni film, sottolinea la “selezione a 360°” e l’alternanza di “grandi maestri e nuovi talenti” per mappare il cinema attuale e fornire nuove prospettive, come è giusto che sia per una Mostra che veleggia verso il secolo, mantenendo al contempo la sua centralità all’interno di un sistema attento a proporre titoli molto attesi, classici restaurati, vari documentari sul cinema, una sezione speciale con 4 titoli dedicati a Cinema e musica e l’omaggio alla scuola di cinema A Wave in the Ocean fondata da Jane Campion in Nuova Zelanda.

Saranno dunque oltre un centinaio i lungometraggi in programma, all’interno di una proposta che comunque scivola tra i formati, con le anteprime delle serie Portobello di Marco Bellocchio e Il mostro di Stefano Sollima, un’attenzione particolare ai documentari in cui ritroviamo nomi come Gianikian e Ricci Lucchi, Herzog, Sokurov e Mike Figgis che racconta l’odissea di Megalopolis e naturalmente il corposo parterre di nomi internazionali, dove a spiccare è soprattutto un ricco Fuori Concorso, con i lavori di Paolo Strippoli, Andrea Di Stefano, Antonio Capuano, Luca Guadagnino, Mamoru Hosoda, Charlie Kaufman e Gus Van Sant. Sebbene la struttura delle visioni spinga ogni anno a privilegiare il concorso (pure pregno di grandi nomi, su tutti il grande ritorno di Kathryn Bigelow con un film “che più contemporaneo non si può” che “lavora sulle paure”) è il segno che si è voluto privilegiare ogni angolo del programma, che sarà da attraversare nella sua interezza. L’82a edizione si svolgerà dal 27 agosto al 6 settembre, di seguito il programma integrale.
Concorso
La grazia di Paolo Sorrentino (Film di Apertura)
Bugonia di Yorgos Lanthimos
Duse di Pietro Marcello
Elisa di Leonardo Di Costanzo
Eojjeol Suga Eopda (No Other Choice) di Park Chan-wook
L’Etranger di François Ozon
Un film fatto per Bene di Franco Maresco
Father Mother Sister Brother di Jim Jarmush
Frankestein di Guillermo del Toro
A House of Dynamite di Kathryn Bigelow
Jay Kelly di Noah Baumbach
Orphan di Làszlò Nemes
A pied d’oeuvre di Valérie Donzelli
Ri Gua Zhong Tian (The Sun Rises on Us All) di Cai Shangjun
Silent Friend di Ildikò Enyedi
Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi
The Testament of Ann Lee di Mona Fastvold
The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania
The Wizard of the Kremlin di Olivier Assayas

Fuori concorso (Fiction)
Chien 51 di Cedric Jimenez (Film di Chiusura)
After the Hunt di Luca Guadagnino
Dead Man’s Wire di Gus Van Sant
Den Sidste Viking (The Last Viking) di Anders Thomas Jensen
Hateshinaki Scarlet di Mamoru Hosoda
In the Hand of Dante di Julian Schnabel
L’isola di Andrea di Antonio Capuano
Il Maestro di Andrea Di Stefano
Orfeo di Virgilio Villoresi
Sermon to the Void di Hilal Baydarov
La valle dei sorrisi di Paolo Strippoli
Fuori concorso (Non fiction)
Baba Wa Al-Qadhafi (My Father and Qaddafi) di Jihan K
Broken English di Jane Pollard, Iain Forsyth
Cover-up di Laura Poitras, Mark Obenhaus
I diari di Angela – Noi due cineasti. Capitolo terzo di Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi
Director’s Diary di Aleksandr Sokurov
Ferdinando Scianna – Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò
Ghost Elephants di Werner Herzog
Hui Jia (Back Home) di Tsai Ming-liang
Kabul, Between Prayers di Aboozar Amini
Kim Novak’s Vertigo di Alexandre Philippe
Marc by Sofia di Sofia Coppola
Nuestra Tierra di Lucrecia Martel
Remake di Ross McElwee
The Tale of Sylian di Tamara Kotevska
Zapiski Nastoyashego Prestupnika (Notes of a True Criminal) di Alexander Rodnyansky, Andriy Alferov

Fuori concorso (Speciale cinema e musica)
Francesco De Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini
Newport And The Great Folk Dream di Robert Gordon
Nino. 18 giorni di Toni D’Angelo
Piero Pelù. Rumore dentro di Francesco Fei
Fuori concorso (Series)
Etty di Hagai Levi
Il Mostro (4 episodi) di Stefano Sollima
Portobello (2 episodi) di Marco Bellocchio
Un prophete – La série di Enrico Maria Artale
Fuori concorso (Cortometraggi)
Boomerang Atomic di Rachid Bouchareb
How To Shoot a Ghost di Charlie Kaufman
Origin di Yann Arthus-Bertrand

Orizzonti
Un anno di scuola di Laura Samani
Barrio triste di Stillz
Estrany Riu (Strange River) di Jaume Claret Muxart
Dinti de lapte (Milk teeth) di Mihai Mincan
En el camino di David Pablos
Funeral Casino Blues di Roderick Warich
Grand Ciel di Akiro Hata
Harà Watan (Lost Land) di Akio Fujimoto
Hiedra di Ana Cristina Barragán
Human resource di Nawapol Thamrongrattanarit
Komedie Elahi (Divine Comedy) di Ali Asgari
Late Fame di Kent Jones
Mother di Teona Strugar Mitevska
Otec (Father) di Tereza Nvotova
Pin de fartie di Alejo Moguillansky
Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli
Rose of Nevada di Mark Jenkin
Songs of forgotten trees di Anuparna Roy
The souffleur di Gaston Solnicki
Orizzonti (Cortometraggi in concorso)
Coyotes di Said Zagha
The Curfew di Shehrezad Maher
Je crois entendre encore di Constance Bonnot
Kushta Mayn, la mia Costantinopoli di Nicolò Folin
La ligne de vie di Hugo Becker
Lion Rock di Nick Mayow, Prisca Bouchet
Merrimundi di Niles Atallah
Nedostupni (Non disponibile) di Kyrylo Zemlyanyi
Norheimsund di Ana Alpizar
El origen del mundo di Jazmin Lopez
Saint Siméon di Olubunmi Ogunsola
Tang lang (Mantide religiosa) di Joe Hsieh, Yonfan
Utan Kelly (Senza Kelly) di Lovisa Sirén
You jian chui yan (A Soil A Culture A River A People) di Viv Li
Orizzonti (Cortometraggi fuori concorso)
Rukeli di Alessandro RAK
Orizzonti (Cortometraggi Omaggio alla scuola di cinema “A Wave in the Ocean”)
The Brightness di Freya Silas Finch
The Girl Next Door di Mingjian Cui
Girl Time di Eleanor Bishop
In Conversation with Jack Maurer di Hash Perambalam
Kurī di Ana Chaya Scotney
Socks di Todd Karehana
A Very Good Boy di Samuel Te Kani
Venezia Spotlight
Ammazzare stanca di Daniele Vicari
À bras-le-corps di Marie-Elsa Sgualdo
Un cabo suelto di Daniel Hendler
Calle Malaga di Maryam Touzani
La hija de la española di Mariana Rondón, Marité Ugas
Hijra di Shahad Ameen
Made in EU di Stephan Komandarev
Motor City di Potsy Ponciroli
Venezia Classici (Restauri)
3:10 to Yuma (Quel treno per Yuma) di Delmer Daves
Àiqíng wànsuì (Vive l’amour) di Tsai Ming-liang
Aniki-Bóbó di Manoel de Oliveira
Bashu gharibeh kouchak (Bashu il piccolo straniero) di Bahram Beyzai
The Delicate Delinquent (Il delinquente delicato) di Don McGuire
Do bigha zamin (Due ettari di terra) di Bimal Roy
House of Strangers (Amaro destino) di Joseph L. Mankiewicz
Kagi (La chiave) di Kon Ichikawa
Kwaidan (Storie di fantasmi) di Masaki Kobayashi
Lolita di Stanley Kubrick
Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli
Mark of the Renegade (Il marchio del rinnegato) di Hugo Fregonese
Matador di Pedro Almodóvar
Przypadek (Destino cieco) di Krzysztof Kieślowski
Le quai des brumes (Il porto delle nebbie) di Marcel Carné
Roma ore 11 di Giuseppe De Santis
Lo spettro di Riccardo Freda
Ti ho sposato per allegria di Luciano Salce
Venezia Classici (Documentari)
Boorman and the Devil di David Kittredge
Elvira Notari: Oltre il silenzio di Valerio Ciriaci
Holofiction di Michal Kosakowski
Louis Malle, le révolté di Claire Duguet
Mata Hari di Joe Beshenkovsky, James A. Smith
Megadoc di Mike Figgis
Memoria de los olvidados di Javier Espada
The Ozu Diaries di Daniel Raim
Sangre del Toro di Yves Montmayeur
Biennale College Cinema
Agnus dei di Massimiliano Camaiti
Chiet chea manus (Becoming Human) di Polen Ly
One Woman One Bra di Josh Olaoluwa
Secret of the Mountain Serpent di Nidhi Saxena
Leone d’Oro alla Carriera a Kim Novak
Leone d’Oro alla Carriera a Werner Herzog
Website Biennale Cinema


