Dopo che il presidente Macron ha annunciato che fino al 20 luglio sono vietati gli eventi pubblici con grandi assembramenti al Festival di Cannes si è deciso di cercare nuove strade. In un comunicato il presidente Pierre Lescure e il direttore Thierry Fremaux notano che:”È chiaramente difficile presumere che il festival possa svolgersi quest’anno nella sua forma originale. Per questo abbiamo avviato molte discussioni con professionisti, in Francia e all’estero, tutti concordano sul fatto che il Festival di Cannes, un pilastro essenziale per l’industria, debba esplorare tutte le possibilità che consentano di accompagnare l’anno cinematografico, rendendo Cannes 2020 reale, in un modo o nell’altro”. Al termine della crisi sanitaria, la cui risoluzione rimane la priorità di tutti: “dovremo ribadire e dimostrare l’importanza del cinema e il ruolo che il suo lavoro, gli artisti, i professionisti, i cinema e il pubblico svolgono nella nostra vita”, hanno aggiunto. “Ed è a ciò che contribuiscono anche il Festival di Cannes, il Marché du Film e le sezioni parallele (Semaine de la Critique, Quinzaine des Réalisateurs, ACID). Ci impegniamo e desideriamo ringraziare tutti coloro che sono al nostro fianco, funzionari pubblici (Municipio di Cannes, Ministero della Cultura, CNC), membri del settore e i nostri partner”. Pare di capire che sulla Croisette non hanno la minima idea sul da farsi. Anche perché dopo che Toronto ha annunciato che potrebbe esplorare l’idea di un festival digitale, Fremaux ha dichiarato a Le Monde:”sarebbe come se Wimbledon si giocasse su tanti campi separati, non avrebbe senso”. Nelle ultime ore a Parigi iniziano a girare ipotesi di un festival a ottobre o novembre, il miglior modo per entrare in rotta di collisione con Venezia. Ma la vera scommessa di Cannes è tentare di salvare il Marché, l’unica sezione che interessa davvero all’industria, anche perché le direzioni della Semaine e della Quinzaine des Réalisateurs hanno detto basta:”In seguito all’annuncio del Presidente francese del 13 aprile che ha vietato ogni festival fino a metà luglio, le sezioni parallele del Festival di Cannes riconoscono che il precedentemente considerato slittamento a fine giugno, inizio luglio non è più un’opzione possibile. Conseguentemente, la Quinzaine des Réalisateurs, la Semaine de la Critique e ACID sono spiacenti di annunciare la cancellazione delle edizioni 2020 a Cannes”.