Locarno76: Vision Award Ticinomoda a Pietro Scalia e in chiusura Cate Blanchett

Pietro Scalia (©Giovanni Mecati @acmesign)

Due Oscar alle spalle e il Vision Award Ticinomoda di Locarno 76 nell’immediato futuro: andrà a Pietro Scalia il premio che il festival svizzero dedica a chi ha ampliato gli orizzonti dell’immaginario cinematografico. Lo straordinario montatore italiano (nato a Catania e cresciuto in Svizzera), tra i più apprezzati di Hollywood, sarà in Piazza Grande il 3 agosto per ritirare il premio che corona una carriera che lo ha visto lavorare per autori come Bernardo Bertolucci (Io ballo da sola), Oliver Stone (JFK), Ridley Scott (Soldato Jane, American Gangster, Prometeus), Gus Van Sant (La foresta dei sogni). In attesa di vedere Ferrari di Michael Mann, ultimo film a cui ha lavorato e tra i titoli più attesi della prossima stagione, Pietro Scalia sarà a Locarno per partecipare anche alla conversazione con il pubblico, prevista venerdì 4 agosto al Forum @Spazio Cinema, e alla proiezione di due titoli che ne hanno segnato la carriera: Good Will Hunting di Gus Van Sant e Black Hawk Down di Ridley Scott. È questa l’ultima anticipazione giunta dalla Piazza Grande di Locarno, che fa seguito a quella di alcuni giorni fa in cui si annunciava il film di chiusura di questa 76ma edizione, Shayda, opera prima di Noora Niasari con Zar Amir Ebrahimi (straordinaria interprete di Holy Spider). In apertura Cate Blanchett ( immagine di Steven Chee).

 

Shayda di Noora Niasari

 

Il film, che è stato premiato dal pubblico al Sundance Film Festival, sarà accompagnato a Locarno per la proiezione di chiusura in Piazza Grande del 12 agosto anche da Cate Blanchett, che lo ha prodotto con la sua compagnia Dirty Films. Shayda – che verrà distribuito da Wanted Cinema – è ambientato nell’Australia degli anni ’90 e racconta il cammino verso la libertà e l’affermazione dei propri diritti di una donna iraniana emigrata, rifugiatasi in una casa d’accoglienza. Ispirato alle esperienze personali della regista, questo film d’esordio di Noora Niasari è un ritratto poetico e veritiero di coraggio e compassione, sostenuto dall’interpretazione di Zar Amir Ebrahimi. L’attrice e la regista saranno anche protagoniste, nel pomeriggio del 12 agosto di una Conversazione pubblica moderata da Cate Blanchett dedicata al tema “Iranian women and Iranian cinema”. La serata di chiusura di Locarno 76 sarà completata da una proiezione a sorpresa in Piazza Grande, legata alla storia del cinema e del Locarno Film Festival e scelta dal presidente Marco Solari per salutare il pubblico a conclusione della sua ventennale presidenza.