Dopo, Domani è il titolo della sesta edizione di ON – progetto di arte contemporanea che invita artisti italiani e internazionali a realizzare opere site specific, azioni e performance in luoghi pubblici della città di Bologna. L’edizione di quest’anno ha proposto a Ludovica Carbotta e Adelita Husni Bey di misurarsi in maniera diversa ma complementare attorno alla sfera pubblica e sociale dell’arte.
Con il progetto installativo Monowe, Ludovica Carbotta prosegue la propria ricerca sull’esplorazione fisica delle città e sulle modalità di fruizione messe in atto dai suoi abitanti. Attraverso un dialogo fra forme architettoniche reali e immaginate, l’artista concepisce una prospettiva inedita sull’area pubblica del Parco del Cavaticcio di Bologna. Un’installazione site-specific che fino al 28 febbraio rappresenterà un ambiente ipotetico per un’immaginaria comunità del futuro: una città sopraelevata costituita da ponti, passerelle e scale, destinata a estendersi e crescere nel tempo, che sovrasta gli agglomerati urbani esistenti ed è progettata per essere abitata da una persona soltanto. Elaborando territori inventati e incarnando luoghi reali con contesti di finzione, Ludovica Carbotta recupera il ruolo dell’immaginazione come valore fondamentale per costruire la nostra conoscenza.
Invece l’evento pubblico Quattro atti sul lavoro di Adelita Husni Bey propone un’immaginifica valutazione del possibile sviluppo del concetto di lavoro da oggi al 2040.
Il 30 gennaio dalle ore 15 alle 20 nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio un gruppo di 20 persone temporaneamente disoccupate o precarie, individuate tramite open call, con il supporto e la guida di quattro relatori che dirigeranno altrettanti tavoli tematici, tenterà di operare un esercizio di immaginazione sui futuri inevitabili cambiamenti del mondo lavorativo attraverso la formula del focus group, aperto e accessibile a tutti e visibile anche in streaming dal sito onpublic.it. Al termine della giornata i risultati di questa interazione verranno raccolti tramite la compilazione di un questionario e prenderanno la forma di statistiche, che nei giorni seguenti saranno rese pubbliche. Il giorno successivo, il 31 gennaio, presso la stessa Cappella Farnese, i visitatori potranno vedere una documentazione dell’incontro, rielaborata attraverso un’installazione audio video, e compilare i questionari prodotti. Una piattaforma online visibile sul sito di onpublic.it renderà accessibili i materiali raccolti e costituirà elemento di monitoraggio sultema del lavoro anche durante i mesi successivi attraverso il coinvolgimento di artisti e teorici impegnati nell’indagine di questo argomento. Qui a fianco: Adelita Husni Bey- Working for a world free of poverty- 2014.