In occasione dell’80esimo anniversario dell’uscita nelle sale di Biancaneve e i Sette Nani (1937) WOW Spazio Fumetto – Museo del fumetto di Milano ha allestito, fino al 25 febbraio 2018, una mostra interamente dedicata alle Principesse Disney: Biancaneve, Cenerentola, Aurora, Belle, Ariel, Jasmine, Mulan, Pocahontas, Rapunzel, Tiana, Merida e altre beniamine come la regina Elsa e Anna. In mostra disegni originali provenienti da importanti archivi e collezioni private, photo set, manifesti cinematografici, gigantografie, giochi, gadget, albi storici, fiabe sonore, video, spartiti di colonne sonore, fumetti, disegni originali e libri d’epoca che formano un percorso unico alla scoperta della genesi del loro mito, dai fratelli Grimm a Hans Christian Andersen, da Charles Perrault alle principesse vere che hanno qualcosa (e più di qualcosa) in comune con le eroine a cartoni. Grazie all’esposizione di preziosi materiali originali e video si può scoprire come nasce un film d’animazione e come sono cambiate le tecniche in ottanta anni, dai disegni a mano di Biancaneve e i Sette Nani al digitale di Disney Frozen, passando per le incredibili sperimentazioni di capolavori come La Bella addormentata nel bosco, La Sirenetta, La Bella e la Bestia e Rapunzel.
La mostra Sogno e avventura: 80 anni di principesse nell’animazione Disney propone un percorso variegato pensato per soddisfare sia il pubblico adulto che quello più giovane. Grazie a pannelli illustrati dedicati a ogni principessa sarà possibile scoprire la storia della sua genesi, dalla fiaba originale all’adattamento Disney con particolare attenzione alle differenze più significative. Preziosi volumi provenienti dall’archivio della Fondazione Franco Fossati mostrano autentici capolavori come le stampe di Gustave Doré pubblicate nel XIX secolo per illustrare un prezioso volume dedicato alle fiabe di Charles Parrault. Per scoprire come venivano raffigurate Belle, Aurora, Cenerentola prima che si imponesse lo stereotipo disneyano, cosi come l’esotico Aladdin (Aladin in francese) illustrato da Albert Robida nei primi anni del Novecento fino alle citazioni che molti illustratori, anche all’estero, non hanno potuto evitare come nei libretti di fiabe degli anni Cinquanta che ci mostrano personaggi completamente diversi ma con innegabili ispirazioni disneyane. Dal 1937 a oggi gli animatori Disney hanno sempre dato vita alle principesse facendo ricorso alle più avanzate tecniche d’animazione, arrivando spesso a vere e proprie sperimentazioni come avvenne nel caso de La Bella addormentata nel bosco la cui lavorazione durò ben otto anni. Seguire le nostre eroine da Biancaneve alla regina Elsa significa quindi fare un viaggio all’interno della storia dell’animazione: si parte dal rotoscopio grazie al quale nel 1937 i disegnatori ricalcavano i personaggi riprendendo attori veri al fine di rendere più credibili i movimenti dei personaggi fino alle recenti tecniche digitali che hanno permesso la realizzazione della folta chioma di riccioli rossi ribelli che rende simpaticissima Merida, protagonista di Ribelle – The Brave o il ghiaccio in Disney Frozen. Tutto passando attraverso la sperimentazione della prima “principessa a tecnica mista”, ossia Belle in La Bella e la Bestia, primo film con una principessa a impiegare la grafica computerizzata per la celebre scena del ballo, oppure il ritorno artistico all’animazione tradizionale sfoggiato per Tiana in La Principessa e il Ranocchio. L’evoluzione tecnica viene spiegata da pannelli illustrati e video con i making of dei vari film. Si potranno ammirare pezzi davvero unici come disegni originali realizzati nel 1937 per la lavorazione di Biancaneve e i Sette Nani, uno story board originale realizzato per La Bella e la Bestia e perfino alcuni schizzi originali che mostrano Belle e la sirenetta Ariel ancora in fase di studio, non ancora perfettamente disegnate in quello che è il loro aspetto definitivo. Grande spazio è dedicato alla celebrazione del film Biancaneve e i Sette Nani che compie ottant’anni. Oltre a preziosi disegni originali realizzati nel 1937 per la lavorazione del film, viene esposto un rarissimo manifesto cinematografico del 1938 e i giornali americani dell’epoca che promuovevano l’uscita del film pubblicando le strisce della versione a fumetti disegnata da Hank Porter. Sono esposti inoltre le tavole originali delle storie a fumetti Biancaneve e Verde Fiamma e I Sette Nani e il trono di diamanti, che il grande Romano Scarpa disegnò negli anni Cinquanta, illustrando nuove vicende per Biancaneve e i suoi amici, veri e propri seguiti alla storia del film.