La Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale di Milano ospita, fino al 4 febbraio, Strehler fra Goldoni e Mozart. Mostra-Laboratorio, una rassegna dedicata alla figura del grande regista teatrale, curata da Lorenzo Arruga, che gli è stato vicino come studioso di teatro e di musica. La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano, Teatro alla Scala e Mondo Mostre Skira, con la partecipazione della Fondazione Cerratelli, del Teatro dei Documenti e di Teche RAI. La mostra, allestita in modo innovativo, offre un’immagine ariosa e suggestiva del teatro di Strehler, attraverso video di sintesi degli spettacoli e di approfondimento su tecniche e personaggi, fotografie di momenti diventati famosi, bozzetti e figurini, modellini, elementi di scenografia come la famosa statua del Commendatore del Don Giovanni e costumi memorabili, che ripercorrono la vicenda teatrale di Strehler, dalla felice età delle prime invenzioni e delle speranze, nell’innocenza di Arlecchino servitore di due padroni e Il ratto dal serraglio, alle dure conquiste del Don Giovanni e del Così fan tutte. In apertura Giorgio Strehler (1977) ©-Luigi-Ciminaghi Archivio Piccolo Teatro di Milano.
Strehler fra Goldoni e Mozart è un’esposizione critica, che si distingue tra le varie manifestazioni per ricordare Giorgio Strehler, a vent’anni dalla morte. Si tratta di una vera mostra-laboratorio, dove ricerca e invenzioni sono proposte direttamente al pubblico, come un lavoro che continua e che offre spunti futuri. In questo spirito, nella Sala delle Cariatidi è stata allestita una pedana (quella dell’Arlecchino!) su cui si alterneranno gli interventi di ospiti famosi legati a Strehler e al suo mondo. L’esposizione si inserisce in un momento particolare, in cui si celebrano i settant’anni dalla fondazione del Piccolo Teatro e dall’esordio di Strehler alla Scala, venti dalla morte del musicista Fiorenzo Carpi, dieci dalla morte dello scenografo Luciano Damiani, suoi stretti collaboratori. All’iniziativa hanno contribuito giovani studiosi e operatori del teatro e della comunicazione,quali Lucia Giorgio, scenografa allestitrice, Elena Biscotti esperta di organizzazione progettuale e d’arte, Marcello Alongi ed Hillary Piras, operatori video e fotografie, Heidi Mancino, ricercatrice, con l’apporto operativo di Piero Tirone – ADW grafica e Davide Rigodanza progettista d’illuminotecnica. Con questo gruppo hanno lavorato, nel ruolo di consulenti, Alberto Bentoglio e Valentina Dellavia. Sergio Escobar ha suggerito il tema su cui concentrarsi, il lavoro essenziale di Strehler su Goldoni e Mozart, che ha segnato un percorso artistico e umano, unico per originalità e importanza, nel contesto del teatro e del teatro musicale del Novecento, al Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa e alla Scala. A Strehler fra Goldoni e Mozart. Mostra-Laboratorio hanno partecipato i Laboratori e gli Archivi del Piccolo Teatro e della Scala; Chiara Donato ha operato la scelta dei costumi esposti; la Fondazione Cerratellie il Teatro dei Documenti hanno fornito il loro prezioso aiuto e Teche RAI ha messo a disposizione i propri archivi.