Sino all’8 dicembre 2024 c’è la possibilità a Pordenone di immergersi nella storia del cinema grazie a Magnum sul set. Lo sguardo dei grandi fotografi sui divi di Hollywood, rassegna proposta dal Comune di Pordenone, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con Contrasto, Pordenonelegge, Cinemazero, Craf, Magnum e Versicherungskammer Kulturstiftung. La mostra, allestita alla Galleria Harry Bertoia, celebra la storica collaborazione tra l’agenzia Magnum Photos e il mondo del cinema. 116 fotografie, 18 grandi fotografi e 12 set dei più celebri film hollywoodiani sono i protagonisti della rassegna. Momenti iconici, con Charlie Chaplin mentre dirige Luci della ribalta (fotografato da Eugene Smith); con Billy Wilder e Marilyn Monroe in Quando la moglie è in vacanza (scatti di Elliott Erwitt); con James Dean in Gioventù bruciata (fotografato da Dennis Stock); con Elizabeth Taylor e Katharine Hepburn in Improvvisamente, l’estate scorsa (fotografate da Burt Glinn); con e l’intero cast di The Misfits – Gli Spostati, immortalato da diversi autori Magnum…Grazie alla collaborazione con Cinemazero di Pordenone, l’esposizione presenta anche una selezione di poster e locandine promozionali dei film hollywoodiani proveniente dalle prestigiose collezioni “La Cineteca del Friuli”, “La Cineteca del Friuli – Fondo Gianni Da Campo”, e “Collezione Isidoro Brizzi”, arricchendo ulteriormente l’esperienza immersiva. (In apertura Arthur Miller e Dustin Hoffman durante le prove di Morte di un commesso viaggiatore – New York, 1983 © Inge Morath – Magnum Photos/Contrasto).
Curata da Alessandra Mauro di Contrasto, questa nuova edizione della mostra mette in risalto il profondo legame tra Magnum e il cinema attraverso 12 reportage dettagliati che esplorano i retroscena di altrettante pellicole leggendarie. Ogni sezione sarà accompagnata da pannelli informativi che racconteranno la storia del film, il suo impatto culturale e curiosità inedite, offrendo ai visitatori una narrazione completa e coinvolgente. «Non si tratta di una mera esposizione fotografica – spiega la curatrice –, ma di un vero e proprio viaggio nelle emozioni e nelle sorprese che un set cinematografico può riservare agli occhi di un fotografo». Come sottolineava Elliott Erwitt, «quel che la vita ha di meraviglioso sono le sorprese. Non vedo perché dimenticarsene quando si fa un film».