Fino al 30 novembre gli spazi industriali dello stabilimento Laterlite di Rubbiano di Solignano, in provincia di Parma, ospitano la mostra LUCE NATURALE, a cura di Daniele De Luigi e organizzata nell’ambito del programma Imprese Aperte, progetto promosso da UPI – Unione Parmense degli Industriali e dall’associazione “Parma, io ci sto!”, in collaborazione con l’ente di formazione Cisita, in occasione di Parma 2020+2021. L’evento espositivo presenta fotografie scattate all’interno dello stesso stabilimento da Gabriele Basilico nel 1983 e da Luca Santiago Mora tra il 2017 e il 2020. Nelle fotografie a colori di Gabriele Basilico, come scrive il curatore Daniele De Luigi, “è come se la fabbrica raccontasse se stessa, con un fotografo che tende a nascondere la propria abilità facendosi passare per cronista”. In quegli scatti, Basilico rappresenta anche un paesaggio storico, dagli anni Settanta, in cui la fabbrica era divenuta simbolo della lotta operaia, agli anni Ottanta in cui la sfera del lavoro e quella del privato si separarono inesorabilmente e i luoghi industriali tornano a rappresentare solo se stessi. (In apertura: Rubbiano, 1983 © Gabriele Basilico).
A distanza di quasi quarant’anni, anche Luca Santiago Mora è stato chiamato a fotografare lo stabilimento Laterlite, ma in un contesto molto diverso, dove l’architettura non appare mai da sola, ma sembra esistere solo nel rapporto con l’ambiente, le persone, il tempo: da soggetto fotografico, la fabbrica si fa soggetto senziente, vivo e perno di nuove relazioni. “Mora arretra dalla sua posizione privilegiata di fotografo e si chiede cosa la fabbrica vede intorno a sé, – scrive De Luigi – le persone, gli automezzi, i materiali, ma soprattutto la natura, gli alberi, l’avvicendarsi del giorno e della notte, il ciclo delle stagioni”. Il progetto di Santiago Mora ha per titolo Windows e nasce come installazione site-specific all’interno della Laterlite, dove si possono osservare corrispondenze formali tra il contenuto dell’immagine e lo spazio reale intorno a essa, in un’amplificazione del concetto di fotografia come finestra. Il progetto promosso da Laterlite mira a sollecitare sguardi nuovi e relazioni inedite nella quotidianità di chi ci lavora, alimentando un’idea di comunità che esiste proprio nel legame tra i protagonisti del lavoro, la fabbrica e il contesto ambientale e territoriale.
“Per la prima volta ho “visto” le strade e, con loro, le facciate delle fabbriche stagliarsi nitide, nette e isolate su un cielo inaspettatamente blu, dove la visione consueta diventava improvvisamente inusuale. […] Ho visto l’architettura riproporsi, filtrata dalla luce, in modo scenografico e monumentale. […] Ho individuato un metodo per capire e per scoprire ciò che a volte si osserva in modo confuso e miope”. Con queste parole Gabriele Basilico descrisse l’esperienza di Ritratti di fabbrica, un lavoro realizzato nelle periferie milanesi, tra il 1978 e il 1980, che costituì il punto di partenza di tutta la sua ricerca fotografica e sarebbe diventato una pietra miliare nella storia della fotografia italiana. (…) In quello stesso 1980, in cui Basilico portando a compimento quella serie straordinaria metteva a fuoco il senso del proprio fotografare, gli fu affidato un incarico professionale dalla Laterlite a Rubbiano di Solignano, alle pendici dell’Appennino parmense. Si trattava di scattare immagini rappresentative dello stabilimento e degli impianti, e tuttavia, non trattandosi della committenza di un architetto in cui “la richiesta è quella di restituire al meglio la fotogenicità di un’architettura [e] spesso si è costretti ad allinearsi a stereotipi visivi”, il fotografo poté applicare al soggetto il proprio sguardo svincolato da condizionamenti e libero di interpretare forme e strutture.
Il Curatore
Daniele De Luigi
Per informazioni e prenotazioni:
La visita alla mostra è prenotabile tramite la piattaforma VivaTicket nelle date 7–13–23–27 ottobre, dalle ore 9 alle 11; oppure su appuntamento negli altri giorni scrivendo a laterlite@leca.it