La focale lunga scruta un anonimo caseggiato e scorge il dettaglio mobile delle fiamme che si accendono dietro una finestra: il gioco coi fiammiferi collezionati dal padre morto è per Bruno l’esorcismo di una solitudine da sfogare nelle fiamme che appicca a beneficio della sua camera digitale. Todos los incendios, opera prima del messicano Mauricio Calderón Rico (a Locarno76 nel concorso Cineasti del Presente), non è però la storia di un giovane piromane, piuttosto è un viaggio nella fragilità di un ragazzino rimasto solo a fare i conti con se stesso, le proprie pulsioni, il bisogno di affetto. La madre cerca di rifarsi una vita con un nuovo uomo, che le offre attenzione e gentilezza, mentre Bruno passa in giorni con Ian, il suo inseparabile amico, e cerca l’attenzione a distanza di Inés, una ragazza che sui social è attratta dai suoi video incendiari. Un passo di troppo della madre nella sua nuova relazione spiazza Bruno che fugge di casa e cerca la sua strada tra Ian, che vorrebbe spingere l’amicizia verso quell’amore che evidentemente coltiva, e Inés, dalla quale si reca affrontando un lungo viaggio.
Saranno giorni felici per Bruno, ma anche determinanti per aprire gli occhi sulle verità del mondo. Per un film che annuncia fiamme, Todos los incendios si rivela piuttosto un lavoro sulla fluidità delle emozioni, sospeso sul terreno vago di una adolescenza che nutre la propria identità nella scoperta della libertà. Mauricio Calderón Rico mostra una bella flagranza nella resa della fragilità del suo protagonista, ne segue la semplicità per rivelarne progressivamente i dubbi e la presa di coscienza. Le qualità di questo esordio, coltivato nell’ambito produttivo indipendente del Collectivo Colmena, sono legate all’approccio visivo quasi impalpabile, sospeso tra i contrasti delle fiamme e della controra, le penombre degli interni, i colori sbiaditi delle case. La scrittura è incerta, lo sviluppo narrativo abbozzato, come se la struttura del film aderisse alle incertezze psicologiche del protagonista. Sicché l’emergere progressivo ma determinante del tema della fluidità nell’orientamento sessuale degli adolescenti, se appare incongruo rispetto alla caratura iniziale del dramma psicologico del protagonista, legato in prima istanza alla perdita del padre, finisce con l’offrire al film una quadratura psicologica ulteriore, che allarga le prospettive di un coming of age latino delicato e sensibile.
Trailer ufficiale del film