Se la linea d’ombra classica del disaster movie si colloca sul confine morale tra i comportamenti giusti o sbagliati della società e degli individui, nella catastrofica visione prospettata dal coreano Ashfall (Baekdusan) di Byung-seo Kim e Hae-jun Lee quel confine diviene fatalmente il 38° parallelo, con tutto il portato storico, politico e umano che comporta per la coscienza coreana. Presentato in apertura del 22mo Far East Film Festival nella sua versione on line (e disponibile on demand sino a sabato 4 luglio, giorno di chiusura dell’evento), Ashfall è infatti un film che (s)drammatizza nella pulsione apocalittica impressa dal risveglio del vulcano Baeksu la condizione di pressione costante in cui il doppio corpo della Corea è storicamente tenuto. Lo fa col consueto mix di elementi drammatici, che costituisce la caratteristica del cinema mainstream sudcoreano, quindi giocando su personaggi caratterialmente sfumati nella commedia e giocando la carta dell’alta tensione sull’accumulo drammaturgico e sul ritmo elevato.
La sceneggiatura, composta a dieci mani, punta sull’elemento simbolico dell’eruzione del vulcano, posto in parallelo con l’imminente nascita del primo figlio del protagonista, il sudcoreano Cho, artificiere ad un passo dal congedo. Questi, al culmine del disastro incombente sull’intera penisola squassata da un terribile terremoto che promette una replica da “big one”, viene inviato oltre il 38° parallelo con la sua squadra, per disinnescare l’imminente eruzione del vulcano con un’esplosione atomica controllata. A guidarlo in territorio nemico è l’agente segreto Ri, infiltrato da anni al Nord e in realtà a rischio di essere un doppiogiochista: è lui però l’unico in grado di condurre Cho nella miniera ai piedi del vulcano dove va innescata l’esplosione e il percorso a ostacoli per raggiungere la meta costituisce il vero fulcro dinamico del film. Che ovviamente è giocato anche sulla classica struttura del buddy movie, in cui l’equilibrio instabile di contrasto e complicità tra Cho e Ri diventa la chiave per raggiungere o meno l’obbiettivo finale. Aperto dall’impatto spettacolare garantito dal terremoto che rade al suolo il Nord del paese ma fa terribili danni anche a Seoul, Ashfall sembra in realtà avere più interesse a spettacolarizzare il dramma identitario storico della penisola coreana: il tema catartico proprio del disaster movie qui si gioca infatti sulla linea della riunificazione, che avviene non a caso ai piedi di un luogo fortemente simbolico come il Monte Baekdu, sacro sia per il Nord che per il Sud e posto su un altro confine, quello con la Cina, che infatti induce nel film anche lo scenario internazionale. Per quietare il vulcano e salvare l’intera penisola coreana sarà infatti necessario utilizzare le famigerate testate nucleari della Repubblica Popolare, che, nel vuoto di potere generato dalla distruzione di Pyongyang, entrano anche nelle mire delle due superpotenze che gravano coi loro interessi sul destino coreano: la Cina, che vuole impossessarsi delle testate, e gli Stati Uniti, che invece preferirebbero sacrificare la salvezza del Sud piuttosto che mettere a repentaglio la distensione con Kim Il-sung faticosamente avviata. Byung-seo Kim e Hae-jun Lee costruiscono insomma un ordigno drammaturgico ad alta pressione simbolica, in cui lo scenario storico e sociale coreano diventa il vero spettro di riferimento del devastante terremoto rappresentato: la funzione drammaturgica del film trova non a caso il suo vero volano nel tema del ricongiungimento (Cho con la moglie partoriente, Ri con la figlia mai conosciuta), così come l’impedimento è rappresentato dallo sconfinamento oltre il 38° parallelo, che costituisce il vero e proprio tabù storico, sociale, politico del paese. La sacralità del Monte Baekdu, dio vulcanico che torna ad essere attivo dopo secoli, si impone simbolicamente con una pressione che tutto distrugge per tutto rigenerare, in una catarsi che il film gioca per intero nel postfinale, in cui è proprio il ricongiungimento tra i due paesi nella scena familiare a fare la sua parte.
Vedi il film on demand (sino al 4 luglio)
https://www.mymovies.it/live/feff/movie/ashfall/