Marco Bellocchio, Alexander Kluge l’attrice e regista lussemburghese Anne Fontaine e l’artista multimediale scozzese Rachel Maclean: ecco i primi nomi annunciati dei Talks destinati ad animare il 53mo International Film Festival Rotterdam, che si aprirà il 25 gennaio prossimo con la proiezione di Head South del neozelandese Jonathan Oglivie e si chiuderà il 4 febbraio La Luna commedia del malese Raihan Halim ambientata in un villaggio che viene scosso dall’apertura di un negozio di indumenti intimi. Come dimostrano i nomi e i titoli posti in evidenza, il Festival di Rotterdam conferma anche per la sua 53ma edizione l’intenzione di dare voce al cinema di tutto il mondo, con particolare attenzione all’ampiezza delle aree geografiche chiamate a comporre il programma. Lo confermano anche i titoli della Tiger Competition e della Big Screen Competition annunciati dal Direttore Artistico Vanja Kaludjercic, che infatti rimarca come si tratti di una line-up che “celebra la resilienza e la creatività dei registi globali, a testimonianza del potere del cinema di superare i confini” andando “dalle epopee indiane a quelle giapponesi, da un thriller kazako alle reinterpretazioni freudiane finlandesi, dalla fantascienza dominicana al cinema iraniano underground”.
La Tiger Competition è il concorso principale di Rotterdam, dedicato ai talenti cinematografici emergenti: 14 titoli che saranno sotto l’occhio di una Giuria composta da Marco Müller, Ena Sendijarević, Nadia Turincev, Herman Yau e Billy Woodberry. Questi i film in competizione:
The Ballad of Suzanne Césaire di Madeleine Hunt-Ehrlich (Usa)
Flathead di Jaydon Martin (Australia)
Grey Bees di Dmytro Moiseiev (Ukraine)
Kiss Wagon di Midhun Murali (India)
Me, Maryam, the Children and 26 Others di Farshad Hashemi (Iran, Germ. Rep. Ceca)
Moses di Jenni e Lauri Luhta (Finlandia)
La Parra di Alberto Gracia (Spagna)
Praia Formosa di Julia De Simone (Brasile, Port.)
Rei di Tanaka Toshihiko (Giappone)
Reise der Schatten di Yves Netzhammer (Svizzera)
She Fell to Earth di Susie Au (Hong Kong)
sr di Lea Hartlaub (Germania)
Swimming Home di Justin Anderson (UK)
Under a Blue Sun di Daniel Mann (Fr. Israele)
La Big Screen Competition si muove nello spazio che sta tra i film popolari, classici e d’essai: 12 titoli in concorso affidati alla giuria del pubblico del festival. È in questa sezione che è stato annunciato il primo film italiano di Rotterdam 2024, Confidenza di Daniele Luchetti. Questa la line-up della competizione:
Aire: Just Breathe di Leticia Tonos Paniagua (Sp., Rep. Dominicana)
Children of War and Peace di Ville Suhonen (Finlandia)
Confidenza di Daniele Luchetti (Italia)
Eternal di Ulaa Salim (Danimarca, Islanda, Norvegia)
Milk Teeth di Sophia Bösch (Germ. Svizzera)
The Old Bachelor di Oktay Baraheni (Iran)
Portrait of a Certain Orient di Marcelo Gomes (Brasile, Italia, Libano)
Seven Seas Seven Hills di Ram (India)
Steppenwolf di Adilkhan Yerzhanov (Kazakhstan)
Tenement di Inrasothythep Neth e Sokyou Chea (Cambogia)
The Worst Man in London di Rodrigo Areias (Port.)
Yohanna di Robby Ertanto (Indonesia, U.K., It.)
21 infine i cortometraggi della Tiger Short Competition:
3 MWh, di Marie-Magdalena Kochová
6000 mensonges, di Simon Rieth
Break no.1 & Break no.2., di Lei Lei
Crazy Lotus, di Naween Noppakun,
Daphne was a torso ending in leaves, di Catriona Gallagher
Digital Devil Saga, di Cameron Worden
Los dos lados de la tortuga, di Oscar Illingworth
Few Can See, di Frank Sweeney
Flatastic, di Alice Saey
Flower Show, di Elli Vuorinen
History Is Written at Night, di Alejandro Alonso Estrella
I Would Rather Be a Stone, di Ana Hušman
Like a Sick Yellow, di Norika Sefa
Petticoat Fire, di Mox Mäkelä
Potenciais à deriva, di Leonardo Pirondi
Teen Girl Fantasy, di Marisa Hoicka
Terminal Island, di Sam Drake
To Exist Under Permanent Suspicion, di Valentin Noujaïm
Void, di Iwasaki Yusuke
The Watchman, di Ali Cherri
Workers’ Wings, di Ilir Hasanaj