Oggi non c’è (forse) nessun altro regista che possa fare interagire arte e pubblicità come Spike Jonze. Dal suo video di danza di successo per i profumi di Kenzo (2016), fino alle sue prime pubblicità per Levi’s, il regista premio Oscar ha una straordinaria capacità di proporre la danza contemporanea inserita in incredibili fondali visivi. Questa volta si è occupato di HomePod, l’ultimo successo Apple. Commissionato dal colosso di Cupertino, il cortometraggio Welcome home ha la mission di lanciare l’altoparlante smart con il quale l’utente può dialogare grazie a Siri, il software di assistenza digitale marchiato Apple. In 4 minuti il film racconta la fine della giornata lavorativa e il ritorno a casa di una ragazza (interpretata dalla cantante e ballerina inglese FKA Twigs). Ritrovatasi da sola nell’appartamento, mentre si prepara qualcosa da bere, la malinconia è dietro l’angolo. Per questo la ragazza chiede a Siri una canzone, parte Til it’s over, brano del rapper americano Anderson Paak. Lei si siede sul divano, batte il tempo e le sue azioni danno il via a un ballo in grado di deformare oggetti, spazi e superfici creando volumi e colori che sono chiaramente ispirati all’arte dei vari Jim Lambie, Faig Ahmed, Sol Lewitt…