Paul Verhoeven: un maestro della provocazione di Elisabeth van Zijll Langhout, doc in free streaming su Arte.tv

Fiore di carne (1973)

Fino al 5 aprile su Arte si può vedere gratuitamente il documentario Paul Verhoeven: un maestro della provocazione, realizzato da Elisabeth van Zijll Langhout nel 2016 in cui il regista olandese, nato nel 1938, ripercorre la sua carriera da sempre nel segno della sfida alle convenzioni, caratterizzata da picchi e fallimenti, grandi incassi e flop al botteghino. Con il secondo lungometraggio Fiore di carne (Turkish Delight, 1973), debutto sul grande schermo di Rutger Hauer e tratto dal romanzo Olga la rossa di Jan Wolkers, in cui sesso e violenza si compenetrano, realizza uno dei maggiori incassi olandesi di tutti i tempi, ma il successivo Spetters (1980), in cui mostra una scena di stupro omosessuale, fa scandalo e spinge il regista a lasciare la sua terra e a rifugiarsi negli Stati Uniti. A Hollywood inanella successi  in cui non rinuncia alle sue ossessioni (Robocop, 1987, Total Recall, 1990, Basic Instinct, 1992), ma quando osa fare satira graffiante i botteghini vengono disertati (è il caso di Showgirls, 1995 e Starship Troopers, 1997, solo in un secondo tempo riabilitati) e cade in disgrazia. Per realizzare Black Book (2006) Verhoeven torna in Europa che gli sembra più ricettiva nei confronti dei suoi progetti.

 

Elle (2016)

Nel documentario di van Zijll Langhout, Paul Verhoeven si racconta e commenta scene dei suoi film, e tra immagini d’archivio e interviste realizzate appositamente, parlano Rob van Scheers, il suo biografo, lo sceneggiatore Joe Eszterhas (autore di Basic Instinct e Showgirls) e soprattutto gli attori che hanno lavorato con lui. In particolare Isabelle Huppert, Sharon Stone e Michael Douglas, raccontano a che punto si sono sentiti protetti nell’essere diretti da un regista d’attori fuori dal comune.

 

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