In una città come Taranto, dove le ciminiere dell’acciaieria tossiscono malessere in giorni che interrogano il loro futuro nelle stanze del governo nazionale e della città (appena eletto a sinistra Piero Bitetti sindaco), sì insomma in questa difficile città della Puglia è tornato in questi giorni (sino a sabato 21) il Medimex 2025, International Festival & Music Conference: evento nazionale ormai consolidato nel tessuto cittadino, un progetto che guarda allo sviluppo del sistema musicale e che quest’anno offre un ricco programma, dedicato al tema della Strada. Un cartellone che propone grandi concerti internazionali, showcase, attività professionali e formative, incontri, mostre, racconti e presentazioni, in una full immersion che attraversa una città che sa essere tanto facile quanto difficile, che la si guardi come laboratorio politico e sociale di un passato industriale traditore o la si contempli nella sua bellezza, come una chimera culturale e turistica tutta da scoprire.
Medimex 2025 è prima di tutto Primal Scream e Massive Attack, coi loro attesissimi concerti sulla Rotonda del Lungomare tarantino: venerdì 20 giugno, dopo l’ apertura affidata ai pugliesi Comrad, ci sarà St. Vincent, iconica e affascinante cantautrice statunitense vincitrice di cinque Grammy Award, e poi dalla Scozia i Primal Scream. Sabato 21 giugno, invece, l’apertura sarà affidata alla pugliese Kyoto, seguita dal concerto dei Massive Attack col loro Trip hop, una delle band più influenti degli ultimi quarant’anni, oggi fortemente attive anche sulla scena ambientalista, uindi particolarmente attese in una città che sul disastro ambientale ha costruito la sua storia. Nel Medimex 2025 sono impegnati pure due artisti tarantini molto noti, anche per il loro impegno sociale a favore della città e della sua vertenza ambientale: Michele Riondino e Antonio Diodato sono infatti coinvolti (a titolo gratuito) nella direzione artistica del Medimex, affiancando il coordinatore artistico Cesare Veronico nello sviluppo di nuovi progetti e iniziative.
Diodato porta a Taranto La Niña, Bab L’Bluz e Magalí Datzira nel suo progetto speciale per il Medimex 2025 intitolato “Le Strade del Mediterraneo”: tre voci femminili chiamate a evocare al tramonto, nella corte del Castello Aragonese, a picco sul mare tarantino, le atmosfere sonore e culturali del Mediterraneo. Michele Riondino invece cura il panel “La Musica salverà il Mondo?” al quale prenderanno parte Don Letts, Diodato, Ghemon e Anna Castiglia, in programma sabato 21 giugno. Immagini a corredo di tanta musica e tanti argomenti sono quelle proposte dalla mostra Amy Winehouse before Frank by Charles Moriarty, allestita dal 17 giugno al 6 luglio al MArTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, in cui attraverso i ricordi del fotografo britannico Charles Moriarty raccolti in una cinquantina di immagini inedite verrà ricostruita una parte fondamentale dell’esperienza professionale e umana di una delle artiste più amate degli ultimi decenni. Immagini selezionate per dialogare nelle sale del MarTA con quelle della mostra Penelope, dedicata a una delle figure femminili più potenti dell’opera omerica, a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni ospitata nelle sale attigue. Altre immagini, poi, quelle del videomapping sulla facciata del Castello Aragonese di Taranto: “On the road compilation”, Projection Mapping Show di Roberto Santoro e Blending Pixels realizzata per il Medimex, che quest’anno ripercorre la storia della manifestazione e celebra pace e libertà.