Dal 6 al 9 ottobre sul lago d’Orta, a Omegna, Ameno e Miasino, torna Corto e Fieno, il Festival Internazionale del cinema rurale che presenta 35 titoli provenienti da tutto il mondo. Diretto da Paola Fornara e Davide Vanotti è l’unico festival cinematografico in Italia interamente dedicato al mondo della ruralità, con proiezioni e incontri dedicati al cinema che guarda alla terra, ai suoi frutti e a chi se ne prende cura. Due le sezioni competitive: Frutteto, il concorso che presenta 18 opere provenienti da Iraq, Senegal, Turchia, Francia, Spagna, Portogallo, Finlandia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Cambogia, Cina, Palestina. L’Italia è rappresentata da Cincheciò – Gente di morra di Giacomo Bolzani sull’antichissimo gioco della morra e Nico spirito libero contadino di Marco Singh, ambientato in Carnia (immagine in apertura). 15 le opere presentate in Germogli – Disegnare il cinema, concorso riservato ad animazioni e cortometraggi animati. La sezione Mietitura si apre invece ai lungometraggi con la proiezione di Alcarràs – L’ultimo raccolto della regista catalana Carla Simón e di First Cow dell’americana Kelly Reichardt, Come da tradizione la chiusura è affidata alla sezione Sempreverde che ospita una conversazione con il critico cinematografico Bruno Fornara che esplora un grande film della storia del cinema legato al mondo agricolo.
Due le mostre visitabili al Museo Tornielli di Ameno e aperte fino al 23 ottobre. SAME nel mondo, a cura di Archivio Storico SDF, che ripercorre le tappe essenziali della storia dei trattori SAME e della loro espansione nei mercati di tutto il mondo. E il percorso fotografico Nel cuore del Wakhan, la bellezza dell’Afghanistan di Robertino Radovix a cura di Elena Radovix, reportage di viaggio nel corridoio del Wakhan, tra le vette del Pamir, “il tetto del mondo”. Sempre ad Ameno, domenica 9 ottobre, il consueto appuntamento con il Mercato agricolo e rurale a km0, con giochi e laboratori per grandi e piccoli.
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