Alla Berlinale 2019 La paranza dei bambini, dal libro di Saviano, l’unico italiano in gara

Roberto Saviano contro tutti, alla Berlinale 2019 che inizia il 7 e si conclude il 17 febbraio. La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, tratto dal suo libro, è l’unico film italiano (nei cinema del Belpaese dal 13 febbraio) in gara per l’Orso d’Oro. Vedremo anche Roberto Saviano alla conferenza stampa e sul red carpet del festival? Lo vedremo accanto al regista Claudio Giovannesi (Fiore) che il film l’ha girato nelle location napoletane (quasi) vere raccontate nel suo best-seller del 2016? La storia di Roberto Saviano è ambientata a Napoli. Sei quindicenni – Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ, Briatò – vogliono fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità. Con l’illusione d’impadronirsi del quartiere, inseguono il successo. Sono come fratelli, non temono il carcere né la morte, e sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Nell’incoscienza della loro età vivono in guerra e la vita criminale li porterà ad una scelta irreversibile: il sacrificio dell’amore e dell’amicizia. Occhio ai protagonisti. Vengono dai quartieri di Napoli. Non hanno mai recitato prima. Si chiamano: Francesco Di Napoli (Nicola), Artem Tkachuk (Tyson). Alfredo Turitto (Biscottino), Ciro Vecchione (O’Russ). Ciro Pellecchia (Lollipop), Mattia Piano Del Balzo (Briatò). La paranza dei bambini se la dovrà vedere con gli altri film in concorso. La lista potrebbe essere arricchita da un paio di nuovi titoli. In apertura un’immagine tratta da La paranza dei bambini.

 

Zoe Kazan è la protagonista di THE KINDNESS OF STRANGERS di Lone Scherfig

 

L’ultima new entry, fuori concorso però, è Vice di Adam McKay con un super e già premiato Christian Bale. Da brivido, vederlo trasformato (letteralmente) nel vice presidente americano più potente di sempre. Dick Cheney, per molti, aveva addirittura più potere di George Bush jr, che lo volle al suo fianco alla Casa Bianca. Tra i film in gara attenzione a The Golden Glove, il nuovo film del regista turco-tedesco Fatih Akin. È la storia vera del serial killer di Amburgo e delle sue vittime, negli Anni 70. Francesi sono Grâce au Dieu di François Ozon e L’adieau à la nuit di André Techinè con Catherine Deneuve. Il primo promette già di essere il film scandalo del festival. Tra le storie, c’è anche quella di un bambino abusato dai preti. L’apertura è: The Kindness of Strangers di Lone Scherfig, regista donna che lanciò Carey Mulligan con An Education. Stavolta dirige Zoe Kazan. Mr. Jones della polacca Agnieszka Holland racconta come un giornalista occidentale, in viaggio nell’Unione Sovietica degli Anni 30 cercò disperatamente di raccontare al mondo la carestia che il governo locale riusciva a nascondere. Il protagonista è James Norton: candidato futuro James Bond. C’è anche l’incredibile Agnès Varda, splendida 90enne che porta il documentario (fuori concorso) Varda par Agnès. Altre donne registe in concorso sono Nora Fingscheidt e Angela Schanelec, Marie Kreutzer e Teona Strugar Mitevska. Un record, che si conclude con Isabel Coixet che in Elisa y Marcela racconta la storia vera della ragazza che nel 1901 divenne uomo per poter sposare la sua donna.