I 1000 occhi della cinefilia militante: a Trieste a fine settembre

È il festival italiano della cinefilia militante ed è uno spazio di confronto tra passato e presente, tra ricerca e passione: si chiama I mille occhi e si svolge in quella culla della cinefilia che è Trieste. La XIII edizione si svolgerà dal 25 al 30 settembre, in un formato ibrido e intrigante, a metà tra le giornate in presenza, che si svolgeranno al Teatro Miela triestino dal 25 al 28, e poi contemporaneamente online e su Fuori Orario di Raitre rispettivamente il 29 e il 30. Fondato da Sergio M. Grmek Germani e organizzato da Associazione Anno Uno con la direzione artistica di Giulio Sangiorgio e Olaf Möller, il festival propone un programma che parte dal territorio per aprirsi ai grandi personaggi del cinema europeo, a cominciare da Giorgio Pressburger, che sarà protagonista di un omaggio trasversale, composto da una mostra dei pannelli dall’esposizione Tornare. La Mitteleuropa di Giorgio Pressburger, allestita all’interno dell’ultimo Mittelfest e ripensata per l’occasione, e dalla proiezione di alcuni suoi lungometraggi da regista, oltre all’anteprima mondiale del documentario Il sussurro della grande voce di Mauro Caputo. Il Premio Anno Uno sarà invece assegnato a Louis Skorecki, l’ultimo grande esponente della critica cinematografica francese, critico di culto di Libération e sodale di Serge Daney ai Cahiers e non solo. Il Premio sarà accompagnato da una retrospettiva dal titolo Les cinéphiles, in cui oltre alla sua saga sulla cinefilia di cui fanno parte i tre capitoli di Les cinéphiles (1989-2006), il prologo Contre la nouvelle cinéphilie (1984) e l’episodio finale Le retour des cinéphiles (2007), saranno proiettate tre opere di autori americani da lui molto amati, tra cui Jacques Tourneur, che faranno parte, assieme alla conversazione inedita col regista, anche dello speciale di Fuori Orario in onda il 30 settembre. (In apertura un’immagine tratta da Renzo e Luciana di Monicelli).

 

Avventura di un fotografo di Citto Maselli

 

I mille occhi celebrerà poi due centenari: quello di Italo Calvino, che sarà celebrato sia come scrittore che come sceneggiatore e soggettista (Il cavaliere inesistente di Pino Zac, Avventura di un fotografo di Citto Maselli, Avventura di un lettore di Carlo di Carlo e l’episodio Renzo e Luciana di Monicelli contenuto in Boccaccio ’70). E poi il centenario della nascita del 16mm – supporto molto rilevante anche ai fini della conservazione delle opere – permetterà di affrontare il cinema in ottica artigianale e laboratoriale. Sarà infatti aperta la prima edizione del workshop sul 16mm condotto dal collettivo Làbbash che impegnerà, per due giorni, 10 studenti, selezionati attraverso un bando, a cui farà seguito un blocco di proiezioni di vere rarità tra cui The Film That Was Lost, corto documentario della MGM sulla nascita delle cineteche, la versione francese, l’unica esistente, di Piombi di Venezia di Vittorio Cottafavi, uno dei primi critofilm cinefili italiani, Michelangelo Antonioni. Storia di un autore di Gianfranco Mingozzi, oltre ai film realizzati dai partecipanti all’interno del workshop. Questa edizione vedrà anche la chiusura del lungo omaggio a Nora Gregor aperto a dicembre 2022 e proseguito a giugno con la proiezione di La règle du jeu al Kinemax di Gorizia, in collaborazione con Kinoatelje, mentre al Miela di Trieste saranno mostrate alcune interpretazioni dell’attrice nel suo viaggio all’interno del cinema nordamericano e sudamericano. Il 29 settembre la cinefilia sarà ancora protagonista, sui canali social del festival, grazie a un nuovo format – Le cinéphiles , in onore a Skorecki – dove grandi nomi della critica si incontreranno/scontreranno all’interno di video-dialoghi sui temi fondanti della disciplina per capirne l’evoluzione, le possibili nuove strade e interrogarsi sul suo presunto, e più volte invocato, trapasso. Dopo la locandina dello scorso anno disegnata da Sergio Ponchione, sarà un altro celebre illustratore a firmare il manifesto di quest’anno: Alessandro Baronciani, con una locandina del festival ispirata a Illibatezza di Roberto Rossellini e dedicata a uno dei temi di questa edizione, la cinefilia.