A Verbania Frammenti partigiani – La storia della Resistenza raccontata dagli oggetti

Gli oggetti raccontano la storia. Dietro a un contenitore di latta, a un pezzo di stoffa, a un fazzoletto colorato, ci sono uomini e donne che l’hanno prodotto, che l’hanno tenuto in mano, che l’hanno utilizzato. A volte, l’uso di particolari oggetti ha voluto esprimere valori, lotte collettive o progettualità politiche. Così è stato nella Resistenza. La mostra Frammenti partigiani vuole offrire un percorso per conoscere la lotta di Liberazione attraverso gli oggetti, partendo dalla collezione di cimeli della Casa della Resistenza di Verbania per la prima volta in mostra, tra gavette, scarponi, bandiere, giberne,  zaini, armi, munizioni, uniformi, elmetti, radio, timbri, mostrine, piastrine, materiale sanitario e molto altro. Ci saranno anche la brandina del capitano Filippo Maria Beltrami, gli scarponi di Dionigi Superti, schegge e bossoli rinvenuti dopo i rastrellamenti nazifascisti, equipaggiamenti tedeschi, sacche e frammenti di paracadute angloamericani, anche gli strumenti di lavoro delle infermiere-partigiane Maria Peron, Giovanna Ottolini e Antonietta Chiovini. Inaugurazione della mostra venerdì 25 aprile, ore 15.30, con il concerto No alla guerra!, canti contro la guerra con il gruppo di canto popolare ArSunàCanta (“I richiami che echeggiavano sugli alpeggi delle nostre montagne, gli arsunà, danno il nome a questo gruppo…”). La mostra è organizzata con la collaborazione del Consiglio regionale del Piemonte-Comitato Resistenza e Costituzione, e rimarrà in esposizione fino al 29 agosto 2025  (a ingresso libero) negli orari di apertura della Casa della Resistenza. (In apertura una immagine tratta dall’archivio fotografico della Casa della Resistenza di Verbania).