Luigi Ghirri, Bonn, 1973

Un dialogo non intercorso. Omaggio a Luigi Ghirri e Andrea Di Marco

Fino al 30 dicembre 2016, la sede milanese della Galleria Giovanni Bonelli (via Porro Lambertenghi, 6) ospita la mostra Un dialogo non intercorso. Omaggio a Luigi Ghirri e Andrea Di MarcoLa rassegna, a cura di Angela Madesani, mette in relazione alcune fotografie di Luigi Ghirri (1943-1992) che ritraggono i soggetti più tipici del Bel Paese, realizzate principalmente negli anni Ottanta, e i dipinti di Andrea Di Marco (1970-2012). La mostra proposta dalla Galleria Bonelli non è una collettiva o una doppia personale, ma il tentativo di costruire un dialogo che nella realtà non è mai avvenuto e che non potrà mai avvenire se non attraverso le opere presentate. In apertura: Luigi Ghirri, Bonn, 1973.

Paesaggio elettrico, 2011.
Andrea Di Marco, Paesaggio elettrico, 2011.

Ghirri e Di Marco sicuramente non si sono mai conosciuti. Ghirri non può avere visto il lavoro dell’artista siciliano, ma quest’ultimo ha sicuramente visto il lavoro del fotografo emiliano, del quale certo non si è sentito allievo, epigono. Di Marco ha fotografato la sua terra, la Sicilia, le sue spiagge più o meno desolate, le pompe di benzina, le saracinesche, gli Apecar che tanto lo affascinavano, e tali immagini sono state utili ai suoi lavori, per comprendere lo spazio e trasferirlo sulla tela, per fissare le idee. In mostra saranno presentate immagini tipicamente italiane, in cui il colore ha una funzione dominante. Sono l’Italia di Ghirri e la Sicilia di Di Marco, che tanto hanno in comune e che, al tempo stesso, vivono una vita autonoma, influenzate da immaginari comuni dalle radici lontane. Sono paesaggi della mente e del cuore che diventano opera attraverso linguaggi differenti.

Luigi Ghirri, Sassuolo, 1973.
Luigi Ghirri, Sassuolo, 1973.

 

Andrea Di Marco, Periscopio, 2000.
Andrea Di Marco, Periscopio, 2000.