Per una certa generazione di spettatori, la sitcom Friends ha rappresentato un punto di svolta e un vero e proprio polo di attrazione. Le vicende quotidiane dei sei amici Monica, Rachel, Phoebe, Chandler, Ross e Joey hanno colpito l’attenzione di milioni di spettatori in tutto il mondo, trasformandosi ben presto in un successo che dura ancora oggi. Per questo non stupisce che la morte di Matthew Perry, avvenuta il 28 ottobre scorso, sia stata rilanciata dai mezzi di informazione e sia rimbalzata sui social network suscitando sconforto e nostalgia. Andata in onda per la prima volta sul network televisivo americano NBC il 22 settembre 1994, Friends ha tenuto compagnia al pubblico per ben 10 stagioni, trasformando i suoi personaggi in amici, compagni di vita e complici, mentre tra gli interpreti di quella avventura pare essersi creata una forte amicizia che ha fatto sognare i numerosissimi fan, mentre le loro carriere prendevano strade diverse. Fino ai giorni scorsi, con la morte di Matthew Perry, (forse) annegato nella jacuzzi della sua villa di Los Angeles.
Si parla del suo abituale uso di alcol e droghe, delle 15 volte che si sottopose a riabilitazione, delle innumerevoli ricadute e dei ricoveri in ospedale psichiatrico, ma anche del suo libro Friends, amanti e la Cosa Terribile (pubblicato in Itala nel 2022 da La Nave di Teseo e che inizia così: «Salve, il mio nome è Matthew, anche se potreste conoscermi con un altro nome. I miei amici mi chiamano Matty. E dovrei essere morto» ), in cui racconta senza filtri della sua vita e delle sue dipendenze. Meno si dice, tuttavia, delle serie televisive e dei film cui ha partecipato. Prima di Friends, infatti, Perry è apparso in Second Chance, Dieci sono pochi, Autostop per il cielo, Genitori in blue jeans, Beverly Hills 90210, per citarne solo alcune, dividendosi tra cinema e televisione dopo il grande successo di metà anni Novanta. Lo ritroviamo in Ally McBeal, West Wings – Tutti gli uomini del Presidente, Scrubs – Medici ai primi ferri (di cui ha anche diretto un episodio nel 2004), The Good Wife, oltre allo special tv del 2022 di Friends: The Reunion, mentre sul grande schermo ha interpretato con la sua tipica espressione indecifrabile, a metà tra sofferenza e cinismo, disincanto e dolce ironia, film come Mela e Tequila – Una pazza storia d’amore con sorpresa di Andy Tennant, FBI: Protezione testimoni 1 e 2 a fianco di Bruce Willis. A teatro è stato attore due volte, rispettivamente in Sexual Perversity in Chicago di David Mamet nel 2004 e in The End of Longing, dello stesso Perry nel 2016, entrambi per la regia di Lindsay Posner.