Tom Ford: lo stile deve sempre servire la sostanza

Tom Ford firma un thriller esistenzial-romantico che esplora i territori tra amore e crudeltà, vendetta e redenzione. Susan Morrow è una mercante d’arte di Los Angeles che conduce una vita agiata e superficiale con il marito Hutton Morrow. Durante un weekend, mentre Hutton è via per lavoro, Susan trova un pacco misterioso nella cassetta delle lettere. È un romanzo intitolato Nocturnal Animals, scritto dal suo ex marito, Edward Sheffield, con cui Susan non ha rapporti da anni. Insieme al manoscritto c’è un biglietto di Edward che suggerisce a Susan di leggere il libro e a chiamarlo durante la sua visita in città. Il romanzo è dedicato a lei, ma il contenuto è violento e devastante e cambierà la sua vita.

 

La storia di Susan e Edward

Sono persone per cui la lealtà è molto importante. È una storia che mostra che quando trovi una persona e ti leghi a lei, non la lasci più andare. È una storia che ti dice cosa può accadere nella tua vita quando incontri persone di questo tipo.

300_e_1015

L’adattamento del romanzo

Un film è completamente diverso da un romanzo. L’essenza di un libro, se la si traduce letteralmente, non può trasmettere gli stessi sentimenti. Nel romanzo di Austin Wright c’è un monologo interiore nella testa di Susan, ci sono delle scene che spiegano quello che lei sente. Abbiamo, quindi, dovuto apportare parecchi cambiamenti, passando per esempio dal Nord Est al Texas occidentale. Anche il tempo è cambiato. Il libro è stato scritto nel 1993, oggi chiuderesti a chiave la portiera della macchina e chiederesti aiuto, la situazione è totalmente diversa. Credo, comunque, di conoscere molto bene il Texas occidentale per essere in grado di raccontare la storia in quell’ambiente con grande verità.

 

La sequenza di apertura

Volevo ambientare la storia nel mondo contemporaneo enfatizzandone l’assurdità. Tutto è reale, non mi piacciono i film che sanno di artificiale, ma la scena di apertura era un qualche cosa che dovevo creare: si tratta di raccontare la storia di un artista europeo che arriva in America, in un mondo esagerato, c’è tutta questa cultura americana che va a pezzi… Allora mi sono messo in testa l’idea di un artista immaginario e mi sono chiesto come avrebbe lavorato. Questa idea era così bella, così libera, le convenzioni della nostra cultura sono state lasciate andare, nessuno ci può più dire quale aspetto debbano avere gli uomini e le donne, bisogna superare l’idea di come dovremmo essere per diventare i nostri “sé” veri. E questo è stato lo scopo del mio lavoro, oltre che catturare l’attenzione e tirare dentro al film lo spettatore.

 nocturnal

La ricerca estetica

Lo stile deve sempre servire la sostanza. Da un punto di vista stilistico non farei mai una scelta che non è correlata con la storia e con il messaggio che cerco di trasmettere attraverso la storia.

 

Il messaggio

Quando si comincia un qualsiasi progetto nella vita – che sia un dipinto, che sia un film – ci si deve chiedere sempre: «Che cos’è che voglio comunicare? Che cosa sento di voler dire?». Forse sono vecchio stile, ma penso ci sia bisogno di un messaggio in un film. Quando esci dalla sala, devi ripensare a quello che hai visto e chiederti come può avere qualcosa a che fare con la tua vita. Qui è abbastanza chiaro: dobbiamo trovare le persone che nella vita significano qualche cosa per noi e cercare di tenercele con un po’ di fiducia in noi stessi.

 

I personaggi

Il personaggio di Susan, non solo è vittima della sua cultura, ma soprattutto della sua insicurezza. Pensa sempre a come è stata cresciuta, a come dovrebbe essere… Edward e Tony sono i più forti, sono perseveranti, riescono a raggiungere l’obiettivo. Edward scrive una bellissima storia, si innamora ripetutamente di Susan e Tony, finalmente, riesce a vendicarsi rispetto all’altro uomo.

 

Non è un film di vendetta

A un certo punto nel film si vede un dipinto legato alla vendetta, ma non è così importante. Non credo che Edward voglia vendicarsi della moglie, tanto è vero che lei si innamora nuovamente passando in rassegna il dolore dell’autore. Direi che è più una love story.

 

Scale mobili

Quando si è giovani si è ottimisti, si è attratti da persone che sono belle solo in superficie, una volta che ci si addentra non ci si rende conto che si è commesso un errore, ma diventa chiaro quando si arriva alla mezza età. Susan è una donna in crisi, e lo fa capire quando parla della sua carriera. C’è una battuta che dice: «Per tutta la vita hai salito una certa scala e soltanto a metà della vita ti rendi conto che sei andato nella direzione sbagliata».

 

La storia nella storia

Si tratta in realtà della stessa storia perché la storia interna spiega al lettore, ovvero Susan, qual è stato il dolore dell’uomo che la racconta, quindi il dolore nella storia interna è quello che ha sentito il personaggio femminile quando è stato lasciato. Si tratta di sentimenti unici anche se appartengono alle due storie.