Amori d’estate: a Rotterdam2023 Notas sobre un verano di Diego Llorente

Quanti dubbi d’estate e quali sentimenti: Marta sarebbe una perfetta eroina rohmeriana e lo spagnolo Diego Llorente questo lo sa bene. La spinge maliziosamente in una vacanza estiva che la riporta a casa e le fa ritrovare Pablo, il ragazzo che ha lasciato quando ha deciso di andare a vivere a Madrid, dove nel frattempo s’è innamorata di Leo e ha preso casa con lui. Geometrie da racconto morale sotto il sole del nord della Spagna, nelle Asturie che Llorente del resto conosce bene, essendoci nato. E il suo stile esatto, sobrio, intransigente ma non intransitivo, è espressione pura del cinema che si fa da quelle parti, spesso sorprendente come questo Notas sobre un verano in Concorso a Rotterdam 2023, suo terzo lungometraggio. I colori stemperati (anche questi molto rohmeriani…) smorzano ogni rischio stagionale per queste sue note su un’estate che svaporano sotto il sole di un amore, forse due. Marta, che ha la presenza quietamente sensuale di Katia Borlado (praticamente esordiente, da salvare dalle serie tv che sinora ha fatto), è sospesa tra la vita nuova che ha deciso di condurre a Madrid e tutto ciò che la lega alle sue origini nelle Asturie: doppio gioco di alture e spiagge, cielo e mare, un po’ come il doppio sentimento che da un lato la lega al suo nuovo amore, Leo, e dall’altro la riporta con passione tra le braccia di Pablo, il suo primo ragazzo, che è rimasto lì, irrisolto, sospeso sulla sua assenza.

 

 

Diego Llorente costruisce questa blanda commedia sentimentale puntando più sulle incertezze della sua protagonista che sulle dinamiche del triangolo. Il punto focale sono le spinte che muovono il comportamento di Marta, la sua indeterminatezza tra lo stare e l’andare. Con semplicità ma precisione costruisce il gioco insicuro su cui la protagonista punta, senza voler far male a nessuno. La storia con Pablo non è questione di desiderio, ma di profonda, lontana appartenenza; quella con Leo non è questione di opportunità, ma di determinante, attuale bisogno di rinnovarsi. Alla fine queste Notas sobre un verano sono più che altro delle note sull’appartenenza al posto dove si è nati o a quello dove si intende vivere e costruirsi. Il film transita tutto nel gioco di una messa in scena delle incertezze, come fosse un dramma sentimentale di Corso Salani, costruito sulla morale di una fedeltà a se stessi che provoca sofferenza, ma anche sull’etica di un amore che non conosce compromessi. Lo sguardo del regista è sobrio, intenso, senza cedimenti, dotato di una serietà di cui ci si fida.