La memoria e il dolore: PINO Vita accidentale di un anarchico di Claudia Cipriani

Un docu-film animato (scritto da Claudia Cipriani, Niccolò Volpati, Claudia e Silvia Pinelli) per illustrare la storia dal punto di vista delle figlie di Pinelli. Il racconto di Claudia e Silvia Pinelli comincia nel 1969, quando avevano 8 e 9 anni e si conclude il 9 maggio del 2009 quando la famiglia è stata ricevuta al Quirinale dal Presidente Giorgio Napolitano che, in quell’occasione, definì Pinelli “la diciottesima vittima della strage di Piazza Fontana”. Il punto di vista delle bambine permette di entrare gradualmente in una storia complessa e intricata: man mano che le due crescono, aumenta anche il loro livello di consapevolezza, si definisce il quadro generale, si articola il discorso politico e il contesto storico. il racconto delle figlie permette di esplorare, insieme al contesto politico, anche quello emotivo, famigliare e intimo.

 

 

Pino, vita accidentale di un anarchico è insieme un film d’animazione e un documentario con fotografie e filmati d’epoca; pensato principalmente per un pubblico giovane o che non conosce nei dettagli le vicende narrate. Era dunque per noi importante raccontare questa storia da una prospettiva che facilitasse la comprensione del contesto storico e al contempo creasse empatia e suscitasse emozione. Era necessario trovare una soluzione narrativa originale. Da qui la scelta di non ricorrere a interviste. La storia è raccontata attraverso una grafica d’animazione, realizzata appositamente per questo lavoro. Faranno da contrappunto ai disegni animati alcuni inserti corredati da immagini di repertorio (foto e video) e musiche d’epoca. Queste sequenze, che chiariranno il contesto storico e politico, saranno essenziali per comprendere come una storia apparentemente piccola, sia diventata parte della Storia del Paese”.

Claudia Cipriani e Niccolò Volpati