Altro progetto di lungo corso per Luca Guadagnino, il cui cinema desiderante sembra sempre più intento a lavorare la materia seguendo una istintualità primaria, un bisogno di toccare, giocare, amare e anche...
Materia grezza, questione di volumetrie che esprimono la loro nudità: The Brutalist di Brady Corbet (in Concorso a Venezia81) è uno di quei progetti che cercano se stessi nelle proprie dimensioni, si...
La dolcezza dei tradimenti: commedia giusto un po’ rohmeriana (per la nettezza dei piani di slittamento delle relazioni sentimentali) e anche un po’ lelouchana (per la disposizione obliqua del destino di fronte...
La guerra è altrove, fuori campo. A essere precisi, Gianni Amelio la circoscrive nella carrellata circolare dell’incipit attorno all’orrida catasta di cadaveri ammucchiati al fronte: un circolo di morte, da cui emerge...
Questione di controllo: di se stessi, degli altri, delle proprie ambizioni e delle proprie perversioni. Nulla di nuovo nella sfera della sessualità, ma Babygirl di Halina Reijn giunge in Concorso a Venezia81...
Nonostante è un film di vettori, di movimenti da fermo, di fughe in avanti per tornare indietro, ma anche di sguardi indietro che rischiano di non ricordare nulla… Singolare rilettura del mito...
Il posto dell’infanzia è un luogo separato, che Hirokazu Kore-eda conosce bene: la separatezza dei sentimenti dei bambini, la flagranza del giardino segreto, nella cui ombra si giocano i destini delle vite...
La solitudine dell’adolescenza vissuta come solitudine del proprio corpo: è l’approccio che la lituana Saule Bliuvaite adotta per raccontare i 13 anni di Maria, la protagonista di Toxic (Akipleša), l’opera prima con...
Storia di vino e di uva, storia di terra e di cielo, storia di ardimento e di paura. Storia antica, dopotutto, quella che Marta Mateus racconta in Fogo do vento (in Concorso...
Il punto di rottura è lì ad un passo, nel passato o nel futuro, mai nel presente: per il lituano Laurynas Bareiša la questione sta tutta nello stacco che separa il dramma...