Di sicuro un festival di resistenza, che al giorno d’oggi è come dire esistenza… Di certo non è nel segno della desistenza, questa Berlinale 72, nonostante abbia sostanzialmente rinunciato a quattro dei...
Un’altra favolaccia sulle colpe implicite dell’esistere da uomini su questa terra affamata di sazietà: Damiano e Fabio D’Innocenzo non mollano la presa e anche con America Latina (ultimo italiano in Concorso a...
Fade out: dissolvenza sull’elegia hollywoodiana, dissolvenza su Peter Bogdanovich, l’araldo dell’epoca d’oro di Hollywood, ma anche il suo prediletto figlio illegittimo, cresciuto all’ombra di cotanti padri e fatalmente portato a riassumere in...
Un film postumo, dove tutto sembra in qualche modo già accaduto, predestinato, fatale. Il set eponimo, il West Side di Manhattan, è già macerie e l’incipit è un volo a planare sui...
Il ground zero della verità, laddove il dire e il non dire giacciono tra le stesse macerie insieme a Jonah Hill, ineffabile Segretario di Stato americano… Un po’ come il guardare e...
La traiettoria è netta, precisa e determinata come l’intenzione che muove Laura: vedere i petroglifi del Lago di Kanozero. Il tracciato è quello della linea ferroviaria che da Mosca la porta nella...
This must be the life: tracce di un’autobiografia in fuga dall’amarcord. La cosa che più colpisce di È stata la mano di Dio (in Concorso a Venezia 78) è l’implicita attenzione con...
Un film su Cinema e Memoria, lo definisce nelle sue note Cristi Puiu. Il che può apparire strano, se si considera che Malmkrog (ora visibile su RaiPlay) è un oggetto filmico che...
Materia perturbante, quella messa in campo da Sandra Wollner in The Trouble With Being Born, che avevamo fatto in tempo a vedere sugli schermi della Berlinale, nel concorso Encounters e che a...
L’arte sghemba di Flavia Mastrella e Antonio Rezza ci segue dall’inizio degli anni ’90, come un refrain isolato che, tra cinema, televisione e teatro, insiste sulla visione di un mondo surreale, guardato...