A Cortina la mostra Pupille si ispira alle fiabe connesse con le Dolomiti

Ha aperto oggi, sabato 24 luglio, a Cortina d’Ampezzo (BL) con il progetto Pupille, la seconda edizione della rassegna artistica Sentieri d’arte, che prevede la partecipazione degli artisti Benni Bosetto, Cuoghi Corsello, Dado, Maurizio Mercuri, con la curatela di Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli. La mostra di arte pubblica, propone l’allestimento delle opere in ambiente naturale, accompagnando il visitatore alla scoperta del sentiero di Pian de ra Spines, è promossa da Associazione Controcorrente, Regole d’Ampezzo, Liceo Artistico di Cortina, in collaborazione con Quiqueg agenzia creativa (Milano). Visitabile fino al 4 novembre.  (In apertura Cuoghi Corsello, Schifio braciere, 2021; ph. Rolando Paolo Guerzoni).

 

Benni Bosetto, Senza Titolo (Reincarnazione #1, #2, #3), 2021, intervento site specific.

 

Pupille è una mostra ispirata al ricco patrimonio di leggende e fiabe connesse alla storia delle Dolomiti, che rappresentano un corpus di rilievo all’interno della letteratura italiana di genere. Il progetto artistico riflette l’immaginario delle narrazioni fantastiche ambientate lungo l’arco dolomitico, legate al territorio di Cortina e alle zone limitrofe. Le opere degli artisti sono state realizzate appositamente per essere collocate nei boschi del sentiero di Pian de ra Spines, con l’intento di creare un percorso onirico in grado di coinvolgere i sensi e di interagire con la dimensione sinestetica del pubblico. In questo scenario rivelato con uno sguardo fantastico il visitatore di ogni età potrà ritrovare la propria dimensione legata all’infanzia. Pupille risale alle ragioni che determinano la genesi della letteratura fantastica, nata per esorcizzare paure, misurarsi con l’ignoto, sovvertire schemi e formule precostituite, ricercare valori e principi che possano guidare l’essere umano nelle avventure della vita. Le opere interpretano in forma visiva la parola narrata (o scritta), generando un percorso ispirato alla letteratura, che rinnova e attualizza il patrimonio letterario legato a questi luoghi. Per tutte le specie viventi, le pupille sono il medium tra mondo esteriore e interiore: questi organi riflettono (e immagazzinano), come uno specchio, tutto ciò su cui il nostro sguardo si posa, sono la chiave dell’inconscio, si dilatano o si restringono in base alle variazioni della luce e alle emozioni che l’oggetto osservato suscita in noi.

 

Maurizio Mercuri, Britney, 2021, cm 20x25x20 gabbietta da richiamo, gocce di cristallo in vetro; ph. Rolando Paolo Guerzoni

 

Benni Bosetto utilizza l’installazione sonora per diffondere nell’ambiente un canto a cappella, che ha la funzione di avvicinare il pubblico, e interviene anche con il disegno a matita sui tronchi di alcuni alberi disposti lungo il percorso. Il duo Cuoghi Corsello propone una serie di installazioni ispirate a un sorprendente immaginario fiabesco: per osservarle il fruitore sarà spinto ad abbandonare in alcuni tratti il sentiero principale, e si troverà completamente immerso in una dimensione naturale. Dado (Alessandro Ferri) dipinge con il colore oro uno degli alberi che danno forma al bosco con la finalità di coniugare la sfera fantastica del mondo delle fiabe con quella reale. Maurizio Mercuri si lascia ispirare da una nota leggenda legata alle Dolomiti, che illustra l’enrosadira: fenomeno apparentemente magico, che si ripete ogni giorno in coincidenza dell’alba e del tramonto, quando i raggi del sole accarezzano le cime delle Dolomiti, colorandole di rosa.

 

Alessandro Ferri (Dado), Albero magico (particolare), 2021; ph. Rolando Paolo Guerzoni