A Palazzo Morando la mostra Milano e il cinema

Fino al 10 febbraio 2019, nelle sale di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano si può visitare Milano e il cinema, una mostra, a cura di Stefano Galli, che analizza il rapporto tra il capoluogo lombardo e la settima arte. L’esposizione presenta fotografie, manifesti, locandine, contributi video e memorabilia in grado di ripercorrere un secolo di storia del cinema a Milano, dalle prime sperimentazioni degli anni Dieci all’epoca d’oro degli anni Sessanta, fino alle produzioni più recenti con la nascita di una commedia tutto milanese che ha visto affermarsi, fra gli altri, Renato Pozzetto, Adriano Celentano, Diego Abatantuono, Aldo, Giovanni e Giacomo. Prima che il regime fascista concentrasse le grandi produzioni cinematografiche nelle nuove strutture romane di Cinecittà, Milano ha rappresentato il centro nevralgico delle sperimentazioni in Italia, luogo di innovazione, creatività e capitale della nascente industria filmica. Negli anni Trenta, la costruzione dei teatri di posa capitolini e il conseguente trasferimento nella Capitale delle attività produttive provocarono una perdita di centralità del capoluogo lombardo all’interno della produzione cinematografica.

 

Vittorio Gassman sul set di L’audace colpo dei soliti ignoti, 1959 di Nanni Loy; Milano, 31/08/1959; ©AF

 

Bisognerà attendere gli anni Cinquanta-Sessanta perché Milano si trasformi lentamente in set di innumerevoli pellicole che cercavano di cogliere nei cambiamenti della città l’essenza stessa dell’affermazione della modernità. Da Miracolo a Milano a Rocco e i suoi fratelli, da La Notte a Il posto, si contarono a decine le produzioni che immortalarono le atmosfere cittadine e catturarono la forza e le contraddizioni di una metropoli che evolveva a ritmi vertiginosi. Nonostante avesse perso il primato produttivo, agli inizi degli anni Sessanta, Milano seppe convertirsi nel luogo ideale dove sviluppare due nuovi filoni cinematografici: quello pubblicitario, che avrà la sua più clamorosa espressione in Carosello e quello industriale, che vedrà protagoniste aziende del calibro di Pirelli, Breda, Campari, Edison, teso a valorizzare le realtà imprenditoriali attraverso lo sfruttamento del linguaggio cinematografico. Dopo la stagione dei poliziotteschi degli anni Settanta, che proprio nel capoluogo lombardo troveranno il set ideale, gli ultimi decenni vedranno proliferare la commedia in salsa meneghina con protagoniste figure entrate di diritto nell’immaginario di tutto il Paese.

Set di Ragazze d’oggi, 1955 di Luigi Zampa; Milano, Luglio 1955; ©AF