Ghost story in assenza di vita, scritta sul velo ghiacciato che ricopre la quotidianità del Québec: Répertoires des villes disparues (in Concorso alla Berlinale 69) è sostanzialmente la narrazione sociale di un...
Il fantasma di una identità in cerca di luce si agita nel cuore di Lola: la sua carriera da manager di successo le occupa la vita, ma dall’altra parte della sua esistenza...
Un cameracar nell’aurora della steppa mongola. I fari del fuoristrada tagliano il buio della notte e l’erba secca mentre i primi bagliori del giorno tinteggiano l’orizzonte, la polvere di una mandria di...
C’è il danno e c’è la riparazione, c’è soprattutto il rapporto con la dimensione del mito che sfasa le coordinate, annulla spazio e tempo nell’arco impercettibile di un secondo: Benvenuti a Marwen...
Guardare in faccia il potere per scrutare la metafora esistenziale delle umane relazioni: il paradigma del cinema di Yorgos Lanthimos è finalmente giunto con La favorita (in Concorso a Venezia 75) al...
La terribile natura farsesca del potere, ovvero smettere di preoccuparsi e imparare ad amare la calda ombra del dominio. Adam McKay dispone in Vice l’articolarsi lucido della materia pulsante di cui è...
L’arrivo è a Berlino, non Monaco. L’anno è il 1977, lo stesso in cui Argento consegnava il suo Suspiria alla storia del cinema e lo stesso in cui i dirottatori palestinesi del...
Dalla smaterializzazione del corpo alla smaterializzazione dell’idea: nel percorso che porta Olivier Assayas dal gotico contemporaneo di Personal Shopper alla commedia virtuale di Doubles vies (in concorso a Venezia 75), la posta...
C’è un cinema morale e un cinema che cerca la morale. Il limite tra i due sta nell’attitudine con cui si guarda al mondo, ovvero se si cerca una verità interiore da...
Dal tram alla finestra… Il grande Za insisteva per il primo, Fulvio Zappellini (il carismatico sceneggiatore interpretato da Roberto Herlitzka: “una sintesi di Scarpelli, Zavattini e Amidei” confessa Virzì) invita i giovani...