Progressivi spostamenti del rancore, un po’ come sottrarre terreno al mito della Frontiera in cui questa volta si spinge: con The Sisters Brothers (Venezia 75), Jacques Audiard sembra quasi voler dissolvere quel...
La memorialistica è fallace, disperde i segni che la compongono in un tessuto dalla trama sfilacciata, soprattutto quando a tesserla sono le storie d’amore. L’ipotesi che Valerio Mieli mette alla prova in...
È costruito come un contenitore di segreti, Sofia, un dramma familiare e sociale allo stesso tempo, in cui tutto ciò che dovrebbe essere più visibile è in realtà nascosto: c’è una ragazza...
La solita partita a scacchi con la morte, nel perenne medioevo immaginato da Lars Von Trier sostanzialmente per tutto il suo cinema. This is The House That Jack Built, come recita la...
Sinonimi e contrari, come in un lessico della (dis)continuità al quale il discorso della Berlinale attinge nel suo trascorrere dalla appena conclusa 69ma edizione al passaggio di direzione nelle mani di Carlo...
Lo zen e l’arte di manovrare un carrello elevatore tra i corridoi di un centro commerciale. Ovvero come trovare la poesia dei viventi e il dolore della sopravvivenza nello straniamento postumanistico della...
E’ un cinema che si ritrova spesso fuori dai margini, quello di Angela Schanelec, tarato sin dal principio su un rapporto dinamicamente osmotico tra le geometrie variabili delle città e le derive...
Yoav cade su Parigi come un corpo estraneo. La distanza che lo separa da Israele corrisponde allo spazio che c’è tra se stesso e il bisogno di rigettare tutto quello che è:...
Il rito pagano sul quale si apre La paranza dei bambini dà un imprinting arcaico a una storia che ambisce, per quanto possibile, a staccarsi dal luogo e dal tempo in cui...
Ghost story in assenza di vita, scritta sul velo ghiacciato che ricopre la quotidianità del Québec: Répertoires des villes disparues (in Concorso alla Berlinale 69) è sostanzialmente la narrazione sociale di un...