La questione performativa è ormai parte integrante del cinema di Terrence Malick. Un progetto come Voyage of Time ne è la conferma, col suo definitivo affidarsi alla scansione di un’immagine che occupa...
C’è il dispositivo del desiderio e quello dell’altrove, chiavi di accesso a un groviglio di realtà sociale piuttosto marcio che però Amat Escalante rappresenta sempre in una dimensione diafana, quasi indifferente, salvo...
E’ la determinazione di una scelta. L’atto unico di una posa in opera che contiene tutto l’universo, lo descrive e lo riscrive come fosse un decalogo di regole per definire la realtà....
L’istinto nel cinema di Oren Moverman è quello di gestire la colpa, di elaborare il senso di inadeguatezza dei suoi personaggi per ciò in cui sono calati: era così in The Messenger,...
Per un cinema come quello di Richard Linklater, tutto scandito sulle cronometrie delle età, sulla transitorietà delle stagioni esistenziali e delle epoche, l’affermazione perentoria secondo la quale “frontiers are where you find...
La jeuneusse, le souvenir, le récit… Frammenti di un cinema che s’infiamma in se stesso, che nutre la transizione tra l’ipotesi e la forma in un assiduo ritorno all’amore. Arnaud Desplechin possiede...
Una tempesta solare, due (o forse più) cuori in inverno che si illuminano di fiabe adulte, frammenti di un’Italia marginale dove i confini confondono lingue, attitudini di vita, maniere e manierismi esistenziali:...
D’accordo, i premi sono solo premi. Ma, all’indomani della chiusura di Cannes 69, è davvero arduo non pensare che difficilmente la giuria di George Miller avrebbe potuto fare peggio. Il palmarès che...
La libertà e l’angoscia, e la vertigine del futuro. L’idealismo di Alain Guiraudie è un’equazione con incognita, che vorrebbe spiegare il mondo ma finisce sempre col non far quadrare il risultato. Anche...
La scansione ruvida degli eventi che ci legano all’infanzia, i vissuti come fossero carta vetrata su cui graffiare la realtà del mondo adulto. E in più l’idea di una corrispondenza tra le...