Quanti sono i gradi di separazione tra una croce e una x? Logan è materia messianica, questione di sacrificio, parabola impetuosa di maestri e allievi, di padri e figli… Un film –...
Melilla: già il posto in sé è un salto (giurisdizionale) sul mare di Alborán, tra la costa marocchina e quella spagnola, sì insomma un porto franco della Spagna sulla costa del Marocco....
Il ritratto post vitam di Jacqueline Kennedy è ovviamente per Pablo Larrain l’occasione per mettere in atto la sua strategia decostruttiva del potere, lo smantellamento del corpo sacro dalla sacralità della sua...
Un’occasione persa per un’occasione trovata. Si potrebbe riassumere così la chiusura della Berlinale 67, segnata dall’Orso d’Argento ad Aki Kaurismaki per la Regia di The Other Side of Hope e dall’Orso d’Oro...
La verità trova sempre un modo per sopravvivere alla sua negazione. Lo dice chiaramente Călin Peter Netzer, presentando Ana, mon amour (in Concorso alla Berlinale 67), che infatti è un film sul...
Il mare d’inverno, naturalmente. E l’umana resistenza, che si aggrappa al sentimento dell’incertezza, della mutevolezza. E l’universo della finzione, il cinema che narra se stesso nei corpi in dissolvenza tra vita e...
Nel cinema di Teresa Villaverde il presente è sempre un tempo imperfetto, insufficiente, sbagliato. E’ come se le coordinate date ai suoi protagonisti non corrispondessero a un luogo e a uno spazio...
Ci sono dei film a sangue freddo, che funzionano non tanto per accumulo quanto per raffreddamento del motore drammatico, sfuggendo all’emotività diretta e lavorando in profondità nei rimandi delle emozioni, tra i...
Ci sono film che meriterebbero di più. Più di quello che riescono ad essere, più di quello che riescono a dare, a fare. Félicité (in Concorso alla Berlinale) è uno di questi:...
Come sempre Shyamalan è il gestore straordinario di un immaginario che disarciona il cavaliere e lo appieda sul più bello, lasciandolo sguarnito sul campo di battaglia, alla pari con gli altri players,...