La verità trova sempre un modo per sopravvivere alla sua negazione. Lo dice chiaramente Călin Peter Netzer, presentando Ana, mon amour (in Concorso alla Berlinale 67), che infatti è un film sul...
Il mare d’inverno, naturalmente. E l’umana resistenza, che si aggrappa al sentimento dell’incertezza, della mutevolezza. E l’universo della finzione, il cinema che narra se stesso nei corpi in dissolvenza tra vita e...
Nel cinema di Teresa Villaverde il presente è sempre un tempo imperfetto, insufficiente, sbagliato. E’ come se le coordinate date ai suoi protagonisti non corrispondessero a un luogo e a uno spazio...
Ci sono dei film a sangue freddo, che funzionano non tanto per accumulo quanto per raffreddamento del motore drammatico, sfuggendo all’emotività diretta e lavorando in profondità nei rimandi delle emozioni, tra i...
Ci sono film che meriterebbero di più. Più di quello che riescono ad essere, più di quello che riescono a dare, a fare. Félicité (in Concorso alla Berlinale) è uno di questi:...
Come sempre Shyamalan è il gestore straordinario di un immaginario che disarciona il cavaliere e lo appieda sul più bello, lasciandolo sguarnito sul campo di battaglia, alla pari con gli altri players,...
Questione di musica, o meglio di musicalità: dopo la norma del tempo (“Not quite my tempo” urlava K.J. Simmons in Whiplash), ecco in La La Land la norma del sentimento, il ritmo...
Il narcisismo compulsivo del cinema di Xavier Dolan alle prese con l’elaborazione preventiva del lutto: quasi un plot obbligatorio per l’egocentrismo del giovane genio cinematografico canadese, una tappa fondamentale nel percorso di...
Poteva essere un film di colori, il bianco della neve della Polonia del 1945 attraversato dal nero delle suore e sporco del rosso del sangue della guerra. Oppure poteva essere un film...
Una commedia nera, scritta sul filo del dissidio tra mondo interno ed esterno, tra la percezione e l’espressione di sé, in bilico sul gioco complesso che si instaura tra la propria identita’...