Fred Vargas Crime Collection: quando il commissario Adamsberg indaga…

Per tutto il mese di luglio Giallo (canale 38 del digitale terrestre) propone Fred Vargas Crime Collection ovvero cinque film tratti da quattro dei più celebri romanzi della signora del giallo francese con protagonista il commissario Jean-Baptiste Adamsberg. Si tratta di Sotto i venti di Nettuno (suddiviso in due parti andate in onda in prima serata il 3 e 10 luglio, con repliche venerdì 7 e 14 alle 23,15), L’uomo dei cerchi azzurri (il 17 e 21 luglio), L’uomo a rovescio (il 24 e 28 luglio) e Un luogo incerto (il 31/7 e 4/8). Un’occasione per dare un volto a personaggi che sulla carta lasciano il segno. A partire dal “silvestre” Jean-Baptiste Adamsberg (interpretato da Jean-Hugues Anglade che dà vita a un personaggio lunare e stralunato, più riflessivo e meno d’azione dell’Eddy Caplan di Braquo) – «un poliziotto speciale, diverso, con molti scrupoli e non molti principi», come viene definito nei romanzi – che per risolvere i complicati casi su cui indaga si affida soprattutto all’intuizione e all’aiuto del suo vice, il colto e metodico Adrien Danglard (Jacques Spiesser), uomo che ama il vino bianco e la buona tavola e che cresce da solo cinque figli, e della corpulenta e dolcissima tenente Violette Retancourt (Corinne Masiero). Girata fra il 2008 e il 2010, la Collection è stata scritta da Emmanuel Carrère e dalla stessa Fred Vargas e diretta dalla regista Josée Dayan. Grande è la cura dei dettagli e molte sono le riprese all’esterno, in una Parigi crepuscolare, ma la sua forza risiede nei personaggi – siano essi principali o secondari – che sono delineati, come avviene anche nei romanzi, prestando particolare attenzione alla loro psicologia. Trattandosi di polar molto noti e amati in Francia, i cinque film hanno potuto contare sulla partecipazione di star del calibro di Charlotte Rampling, Jeanne Moreau, Jean-Pierre Léaud.

 

Personaggio feticcio di Fred Vargas, Adamsberg è comparso fino a oggi in nove romanzi – in Italia tutti pubblicati da Einaudi – nel corso dei quali i lettori hanno imparato a conoscerlo e ad amarlo per il suo lato filosofico, flemmatico e malinconico (ha un grande amore, Camille, che lo ha lasciato – nella serie TV ha il volto di Hélène Fillières, e lo tormenta come presenza fantasmatica dando vita a dei flashback che si inseriscono nel presente per far rimpiangere il tempo che fu). Sulla carta compare per la prima volta in L’uomo dei cerchi azzurri (L’homme aux cercles bleus, 1991) che si svolge nel 1990 quando arriva a Parigi, preceduto dalla sua fama dopo 20 anni in provincia, a capo del commissariato di polizia del V arrondissement. Ha 45 anni e non vede Camille da nove anni. Nel successivo L’uomo a rovescio (L’homme à l’envers, 1999), sono passati cinque anni e Adamsberg indaga su una serie di omicidi nel Mercantour che tirano in ballo il lupo mannaro. Nel successivo Parti in fretta e non tornare (Pars vite, reviens tard, 2001) Adamsberg ha lasciato il V arrondissement ed è in servizio alla Brigata anticrimine della Prefettura di Parigi, sezione omicidi del XIII arrondissement. È a capo di 26 sottoposti, guidati da Danglard che lo ha seguito nella nuova avventura e che alla fine dell’inchiesta gli dà l’indirizzo di Camille. In Sotto i venti di Nettuno (Sous les vents de Neptune, 2004) sono passati dieci mesi dalla precedente inchiesta e Adamsberg deve andare in Québec per un corso di aggiornamento, ma un serial killer torna alla ribalta dal passato. In Nei boschi eterni (Dans les bois éternels, 2006) è alle prese con il fantasma di una monaca settecentesca, mentre in Un luogo incerto (Un lieu incertain, 2008) deve vedersela niente meno che con i discendenti di Dracula. In La cavalcata dei morti (L’armée furieuse, 2011), Adamsberg si ritrova alle prese con un omicidio, commesso nei boschi della Normandia, che sembra scaturire dal Medioevo, mentre in Tempi glaciali (Temps glaciaires, 2015) due presunti suicidi rimandano in realtà a una setta che si diverte a rimettere in scena la Rivoluzione francese. Infine, a maggio è uscito in Francia Quand sort la recluse, incentrato sulla psicosi che si diffonde in rete per il morso del ragno eremita (la recluse del titolo). Leggende, tradizioni, Storia, fanno da sfondo alle indagini di Adamsberg, un commisssario decisamente sui generis che riesce a risolvere casi intricati «spalando nuvole».