Il tormento di Altea è un giallo che riemerge dal passato. Diabolik inedito di aprile

Non c’è solo la bionda e misteriosa Eva a infittire le trame già complesse di Diabolik. Al fianco di Ginko, infatti, troviamo una figura discreta ma piena di fascino come Altea, eterna fidanzata dell’ispettore, cui l’inedito di aprile dedica una storia ricca di colpi di scena e di quelle sorprese che da sempre accompagnano il lettore dello storico fumetto delle sorelle Giussani. Il tormento di Altea, infatti, recupera un episodio remoto nella vita della duchessa di Vallenberg, il passato che ora torna a presentare il conto. L’albo inizia con un vero e proprio flashback: una giovanissima Altea in vacanza a Corden, nel Beglait, venne coinvolta dagli amici in una bravata che si concluse con l’uccisione di un senzatetto. Contro il volere degli altri, la giovane denunciò tutto alla polizia e l’uomo alla guida venne condannato a otto anni di carcere (ma morì suicida in prigione). Ora, dopo molti anni, quell’incubo torna ad affiorare non solo alla sua memoria e dover tornare a Corden complicherà le cose. Il bello di questa storia è l’accavallarsi dei piani, tra presente e passato e tra la realtà e la sua manipolazione, mentre Diabolik ed Eva, oltre che del loro colpo milionario, si preoccupano di riportare le cose in equilibrio, muovendosi nell’ombra, sfiorando la vicenda in punta di piedi.

 

 

Integerrima e algida, elegante e sobria, fin dalla sua prima apparizione (nell’episodio Il grande ricatto del 1964) Altea sarà una presenza enigmatica, di cui scopriamo lentamente i particolari della vita. Vedova del duca di Vallenberg, cugino del re del Beglait e figlia di un ammiraglio, divenne infermiera volontaria in seguito ad una serie di attentati avvenuti nel suo paese. In questa occasione conosce quello che diventerà il suo futuro marito, il duca Federico di Vallenberg, appunto, che, purtroppo morirà pochi mesi dopo il matrimonio. Ma episodio dopo episodio si scoprì che Federico aveva inscenato la sua morte per coprire il fatto di essere il mandante di tutti gli attentati. Sarà Diabolik ad ucciderlo davvero, come vendetta del fatto di essere stato da lui rapito e torturato. Il legame sentimentale con Ginko (all’inizio altalenante) rende la sua presenza più frequente in Diabolik, anche se in principio i due si frequentano segretamente per via della differente estrazione sociale. Altea ricopre ruoli marginali, è la confidente e il sostegno morale dell’ispettore. Poco sanno i lettori del suo vero passato, fino a quando Marco Berardi, Tito Faraci e Mario Gomboli decidono di svelarlo in due episodi densi e usciti a distanza di anni: I misteri di Vallenberg (2007) e Il coraggio di Altea (2014) gettano una luce nuova sulla comlpessità di un personaggio che possiede le caratteristiche perfette per reggere l’inevitabile paragone con la bionda Eva. Disegnata da Enzo Facciolo, che si ispirò alla modella francese Capucine, è bruna, elegante e affascinante come la sua rivale Eva Kant.