Italian director and president of the jury Nanni Moretti attends a press conference of the jury at the 65th Cannes film festival on May 16, 2012 in Cannes. AFP PHOTO / LOIC VENANCE (Photo credit should read LOIC VENANCE/AFP/GettyImages)

Nanni Moretti legge Caro Michele

GINZBURG_CaroMichele_MORETTI_COVER.indd In occasione del Centenario della nascita di Natalia Ginzburg (14 luglio 1916), Nanni Moretti si cimenta nella lettura di uno dei testi a lui più cari dell’autrice di Lessico famigliare, Caro Michele (Emons, 5 ore, euro 15,90). Dopo il film Mia madre, con questo audiolibro (del quale trovate qui sotto un estratto) il regista torna ad indagare nelle complessità e tra le fitte trame e le dinamiche che attraversano e segnano la famiglia e soprattutto il rapporto madre/figlio. Pubblicato nel 1973, il romanzo (finito sul grande schermo grazie a Mario Monicelli, su sceneggiatura di Tonino Guerra e Suso Cecchi D’Amico e meravigliosamente interpretato da Mariangela Melato) si compone di una serie di lettere inviate dalla madre a Michele, ragazzo della borghesia romana degli anni Settanta, ventenne in fuga all’estero dalla famiglia e dalla politica. Una donna già avanti negli anni ma ancora giovane e un figlio lontano fisicamente e ancor piú (e soprattutto) distante nelle idee, nelle esigenze, negli affetti e nei dolori. Un figlio per il quale la madre prova rancore, ma dal quale non riesce a staccarsi; e l’ultimo, irrescindibile cordone ombelicale è fatto di sole lettere. Per Cesare Garboli, autore della prefazione del volume Einaudi:”Tutte le vite che s’intrecciano in questo romanzo sono fatte di passi sbagliati. Ma a nessuno di questi sbagli si sarebbe potuta opporre una scelta giusta e nessuno di questi passi avrebwedrtgijfrrtjz6iEyMNPKbe potuto essere indirizzato verso un traguardo migliore.” Da ricordare che a maggio Einaudi, che pubblica tutte le opere di Natalia Ginzburg, manderà in libreria un libro che raccoglie racconti, scritti autobiografici, memorie, reportage. Il volume è curato da Domenico Scarpa, si intitola Un’assenza e presenta quaranta testi disseminati lungo quasi mezzo secolo, proponendo per la prima volta alcuni lavori inediti o mai raccolti.