Ancora e sempre Twin Peaks, ancor di più ora che David Lynch sta da qualche altra parte e sta a noi cercarlo negli interstizi della celebrazione della sua Opera, magari nello streaming di Mubi, che da qualche giorno sta riproponendo le prime due stagioni della serie insieme alla terza. A 35 anni dalla sua prima messa in onda (era l’aprile del 1990 e in Italia arrivò un anno dopo), la serie creata da David Lynch e Mark Frost non cessa di interrogare il suo stesso mistero, che ovviamente va ben al di là del tormentone “Chi ha ucciso Laura Palmer?”. Non cessa di interrogare soprattutto il cinema e il nostro rapporto con l’universalità del suo spazio, che è immaginario e immaginifico, ma anche materico, concreto nella sua pulsionalità geografica: solo 7 chilometri più a nord c’è il confine con il Canada, ma è nella profondità del suo spazio mentale, dietro le tenda rossa, sotto il sicomoro, nelle pieghe del telo di plastica che avvolge il corpo di Laura, nel nero del caffè bevuto da Dale Cooper…Insomma è in tutti questi spazi simbolici, mentali, fisici e iconografici che lo spazio vero di Twin Peaks si sviluppa. Spingendosi in rivoli di flussi narrativi paralleli, che vanno anche al di là delle due serie originarie e della magnifica reprise della terza stagione. Si è trattato di “sperimentare un mondo”, come Jean-Marie Samocki scrive sui Cahiers du cinéma, spiegando che “la parte affascinante di questo mondo viene precisamente da questa assenza di esteriorità. Qualunque frammento produce senso e costituisce un pezzo dell’insieme, a maggior ragione se sembra isolato, dimenticato, escluso o cancellato”.
Dal 13 giugno Mubi ripropone gli 8 episodi della prima stagione e i 22 della seconda insieme ai 18 della terza in versione originale con sottotitoli.
“I segreti di Twin Peaks” – Stagione 1 e 2 su Mubi
“Twin Peaks – A Limited Event Series” – su Mubi