Al Museo del cinema di Torino è in mostra il mondo di Tim Burton

Al Museo del Cinema di Torino, negli spazi suggestivi della Mole Antonelliana, fa tappa per la prima volta in Italia, la mostra The World of Tim Burton (fino al 7 aprile), la mostra dedicata al genio creativo di Burbank e al suo universo inconfondibile di personaggi e atmosfere. Un lungo viaggio il cui nucleo principale si concentra sull’archivio personale del regista, in cui vengono esposti non solo preziosi documenti ma anche disegni e bozzetti con i temi e i motivi visivi ricorrenti da cui hanno preso vita i protagonisti dei suoi film. La mostra ripercorre la sua filmografia e l’evoluzione della sua singolare immaginazione visiva, una sorta di autobiografia raccontata attraverso il suo processo creativo senza limiti, che trascende i mezzi e i formati, rendendo chiaro come idee, temi e persino alcune immagini specifiche della sua arte siano finite nei film più iconici che oggi associamo allo sfarzoso spettacolo cinematografico. «Quando sono diventato regista, mi sono sentito molto fortunato, perché mi piaceva creare cose, disegnare, ma non avevo un obiettivo finale in mente. Ero più preoccupato di arrivare al giorno successivo».

 

 

Gli schizzi della sua infanzia dimostrano la varietà di Burton e richiamano il lavoro dei suoi predecessori, tra cui fumettisti e illustratori classici come Edward Gorey, Charles Addams, Don Martin e Theodore Geisel. Anche l’impatto dei film di mostri giapponesi, del cinema espressionista, del catalogo horror degli Universal Studios e dei maestri della suspense William Castle e Vincent Price hanno influenzato il suo lavoro. «Lavoro a testa bassa, non mi guardo molto intorno, quindi, quando mi dedico ad un progetto originale, che sia Edward mani di forbice o Nightmare Before Christmas, lo faccio identificandomi con i miei personaggi, cerco di raccontare storie che parlino a me come prima cosa. Non mi interrogo sul successo, che è stupendo quando arriva ma perché è un’opportunità in più di fare qualcos’altro e lavorare con una certa libertà».

 

 

Questa grande mostra immersiva è una sorta di viaggio esclusivo nella mente di un genio creativo, l’esplorazione definitiva della produzione artistica, dello stile inimitabile e della prospettiva specifica di Tim Burton. Suddivisa in 9 sezioni tematiche, presenta oltre 500 pezzi originali, dagli esordi fino ai progetti più recenti, passando per schizzi, dipinti, disegni, fotografie, concept art, storyboard, costumi, opere in movimento, maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale. Un’ambientazione suggestiva conduce i visitatori e i fan a immergersi nello straordinario universo di Tim Burton, compresi i bozzetti per progetti mai realizzati.

«Girare film per me è molto divertente, perché sul set si forma una grande famiglia in cui tutti gli artisti lavorano per lo stesso scopo. Fellini lo descrive bene nei suoi film raccontando lo spirito profondo del fare cinema».

Il catalogo della mostra, con interventi di Domenico De Gaetano, Luca Beatrice, Giona Nazzaro e Stefano Bessoni, è pubblicato da Silvana Editoriale