Planet B

Campolungo su Aude Léa Rapin e Eve Robin allo ShorTS Film Fest di Trieste

Lèa Rapin – ©Paul Guilhaume

Riprendere in mano la narrazione del mondo, per riportare al centro della scena la sostanza umana delle relazioni, contro le rappresentazioni ingannevoli che falsano la percezione della realtà. È una traccia di indagine che si muove tra i generi e i linguaggi, quella che caratterizza l’attività di Aude Léa Rapin, come ha dimostrato il suo Planet B, visto l’anno scorso alla SiC di Venezia. Ma dietro quell’allegoria fantascientifica che denuncia le prigioni virtuali di chi vorrebbe lottare per un mondo non rassegnato alle logiche di un sistema oppressivo, c’è una carriera che inizia come fotografa e videomaker nei Balcani e in Africa, che ha raccontato attraverso un trittico di documentari, per poi passare ai cortometraggi fino all’approdo ai lunghi. Proprio questa capacità di porsi al crocevia fra differenti istanze ne fa quest’anno oggetto della sezione Campolungo, dedicata agli autori che si sono distinti nel campo del corto e del lungometraggio, nell’ambito del 26° Trieste ShorTS International Film Festival, che si svolgerà dal 28 giugno al 5 luglio 2025, sempre per la direzione di Maurizio Di Rienzo. (In apertura una immagine di Plan B ).

 

La météo des plages

 
Nelle parole dei due curatori della sezione, Beatrice Fiorentino e Massimo Causo, “Aude Léa Rapin appartiene a quella schiera di autrici capaci di forzare i margini del racconto senza mai rinunciare a uno sguardo politico sul reale. Già nei suoi cortometraggi si avverte una libertà narrativa che destabilizza: non per gusto della rottura, ma per urgenza di guardare altrove, di interrogare i codici e sovvertirli dall’interno. Il suo cinema si muove tra fragilità e insubordinazione, attraversa corpi, spazi e relazioni dove il maschile e il femminile non sono poli opposti ma forze in perenne tensione. Con Planet B, il suo secondo lungometraggio, Rapin radicalizza il proprio linguaggio: costruisce un futuro parallelo per interrogare il nostro presente, intrecciando ecologia, utopia e distorsione percettiva in un racconto che è tanto visione politica quanto viaggio interiore. Il suo cinema non rassicura, ma scava: dentro le immagini, dentro chi le guarda, dentro l’idea stessa di narrazione”. L’omaggio comprende, oltre al citato Planet B, anche i tre corti dell’autrice, La météo des plages del 2014, su una coppia alle prese con l’avventura della genitorialità e l’ipotesi di una gravidanza con donatore; Ton cœur au hasard (2015) sul viaggio di iniziazione di un giovane innamorato di una ragazza conosciuta su Internet; Que vive l’Empereur (del 2016), sulle ultime ore di Napoleone a Waterloo, dal punto di vista di un soldato e sua moglie accampati in una tenda nel cuore di una rievocazione storica.

 

Eve Robin

 
L’autrice sarà presente a Trieste insieme alla produttrice Eve Robin, di Les Films du Bal, casa di produzione impegnata da anni in una ridefinizione radicale delle rappresentazioni che abitano il nostro immaginario collettivo. Un’ulteriore prova dell’interesse del festival per il racconto cinematografico indagato attraverso prospettive trasversali, che si concretizzeranno in una masterclass alla presenza del pubblico e dei giovani filmmaker in concorso allo ShorTS IFF. Un incontro dedicato al loro percorso e al binomio creativo che si instaura tra produttore e regista, oltre che un autentico controcampo critico su un processo che, sempre nelle parole delle due artiste “non è qualcosa che si impara a scuola, ma scaturisce da incontri, fiducia, impegno e visione. Dare vita a un film partendo dalla sceneggiatura e portarlo sullo schermo di un cinema è un processo lungo e impegnativo, soprattutto quando sei una donna che lavora a progetti ambiziosi e impegnati”. Insieme le due autrici aprono una finestra su un cinema che intende portare avanti un percorso di ricerca attraverso nuovi sguardi femminili, già riconosciuto dai festival di Cannes Venezia e Berlino, oltre che nelle collaborazioni della stessa Robin con registe quali Mati Diop e Camille Perton.
 
ShorTS International Film Festival