Ripartire dallo sguardo: la 36 Settimana della Critica a Venezia78

“Ripartire dallo sguardo, nell’Anno Uno della pandemia. Dal rapporto tra spettatore e film”: è questa la parola d’ordine che Beatrice Fiorentino, neo Delegata Generale, ha impresso alla 36 Settimana Internazionale della Critica presentata oggi alla stampa. La storica sezione indipendente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicata alle opere prime e organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), si lancia quest’anno sulla scena del Lido con un programma che “porta inevitabilmente addosso i segni delle nostre esperienze recenti. I film scelti tra quasi 600 iscritti da oltre 75 paesi (un numero sorprendente rispetto alle aspettative iniziali e al passato), relativizzano il nostro vissuto, ci aiutano a elaborarlo, ci portano a ragionare in termini universali”, sottolinea la Delegata, che aggiunge: “Sono storie che invitano alla reciproca connessione, che cercano nel passato risposte ai dubbi di un presente evidentemente fragile, che spingono a riflettere su quegli aspetti cruciali che sono stati violentemente sconvolti dal sopravanzare del covid-19: il senso della vita e della morte, le (nuove) coordinate dello spazio e del tempo, i corpi, le distanze, la paura”.Eccoli dunque i sette film della 36ma Settimana Internazionale della Critica: l’ispano-colombiano Eles transportan a morte di Helena Girón e Samuel M. Delgado è ambientato nel 1492, tra Vecchio e Nuovo Mondo, con le caravelle di Colombo a fare da sfondo; il magiaro Erasing Frank di Gábor Fabricius che racconta lo scontro tra un musicista punk e il regime ungherese all’inizio degli anno ’80; l’italiano Mondocane di Alessandro Celli, con Alessandro Borghi, è ambientato in una Taranto di un futuro non molto lontano, diventata una città fantasma cinta dal filo spinato in cui nessuno, nemmeno la Polizia, si azzarda a entrare. Coproduzione tra Francia, Svizzera e Italia è Mother Lode del torinese Matteo Tortone, ambientato in una città mineraria sulle Ande peruviane, dove un giovane di Lima si reca in cerca di fortuna, mentre il russo-olandese Detours di Ekaterina Selenkina immerge la Russia contemporanea tra realtà fisica e virtuale per raccontare una storia legata al traffico di droga nel darknet. Dal Brasile (in coproduzione con Francia e Germania) arriva A salamandra di Alex Carvalho, che racconta la ricerca di identità di una donna che fugge in Brasile, dopo aver trascorso una vita ad accudire il padre, e trova l’amore di un giovane che le apre nuove prospettive. Infine dall’Iran arriva Zalava di Arsalan Amiri, una ghost story a tinte noir e mélo ambientata nell’Iran pre-rivoluzione islamica. (In apertura un’immagine tratta da Karmalink di Jake Wachtel).

 

A salamandra di Alex Carvalho

 

La selezione sarà come sempre aperta e chiusa da due eventi speciali: Karmalink di Jake Wachtel, film d’apertura, è ambientato in una Phnom Penh di un futuro prossimo, dove un adolescente si allea con una brillante ragazzina senzatetto del suo quartiere per risolvere il mistero legato ai sogni emergono dalle sue vite passate. Il film di chiusura è invece il franco-italiano La dernière seance di Gianluca Matarrese, sorta di diario intimo in cui il regista e il suo amante mettono in scena una sorta di confessione a due voci in un gioco di dominio e sottomissione che passa attraverso l’universo del bondage, i traumi dell’AIDS e anche la teoria delle immagini. C’è poi anche la sesta edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), che propone una selezione competitiva di sette cortometraggi di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio: Eva di Rossella Inglese, Freikörperkultur di Alba Zari, L’incanto di Chiara Caterina, Inchei di Federico Demattè, Luna piena di Isabella Torre, Notte romana di Valerio Ferrara, L’ultimo spegne la luce di Tommaso Santambrogio. A questi si aggiungono due eventi speciali fuori concorso: Era ieri di Valentina Pedicini, primo corto della regista prematuramente scomparsa che ritorna alla SIC dopo la sua presentazione nel 2016, e A Chiara di Jonas Carpignano.

Il sito della SIC

 

Mondocane di Alessandro Celli