La colpa è pesante, come l’acqua del lago Taal. E nera, come la polvere del suo vulcano, che copre ogni cosa, anche i morti provocati dalle sue eruzioni, l’ultima imponente nel 2020....
La geolocalizzazione è fondamentale nel cinema di Sylvain George, ma la questione sociale che questo filmmaker ogni volta affronta è diffusa, parla tutte le lingue, va da Calais al Medio Oriente, dall’Africa...
È un cinema scritto nella zona più immateriale del tempo, quello di Alice Rohrwacher, lì dove il confine della realtà smargina negli spazi più astratti della memoria, si smaterializza nei sentimenti dell’affabulazione,...
L’uomo, la macchina, la virtù: Comandante di Edoardo De Angelis (in apertura del Concorso a Venezia80) è un film a densità variabile. Di carne, di metallo e di spirito, lavora su un...
La realtà come side effect, come effetto collaterale di un confronto tra percezione e verità. Nel cinema di Steven Soderbergh il confronto fondativo tra l’essere e lo spostamento semantico del pensiero è...
La negazione del melodramma, o forse il suo sommo grado di astrazione: l’amore in assenza del corpo amato, la privazione del desiderio, il bisogno del possesso e la libertà impossibile… La moglie di...
“La mia generazione è una questione di linguaggio” dice Alain Perroni, classe 1993, romano, al suo esordio nel lungometraggio con Una sterminata domenica, a Venezia80 nel concorso Orizzonti. E dice una cosa...
Rivendica Peter Pan, Simone Bozzelli, ma la storia d’amore, possesso e liberazione che è alla base di Patagonia (in Concorso a Locarno76) la si può guardare avendo in mente la poesia gentile...
Le mani nei corpi dei burattini, le braccia in alto a raggiungere il piccolo proscenio: al solito nel cinema di Philippe Garrel è tutta una questione di vita infusa nella scena e...
Capitano, mio capitano! Come fossero due poeti estinti, Seydou e suo cugino Moussa scrivono la metrica della loro poesia segreta per le strade di Dakar. Poi, come Pinocchio e Lucignolo, vanno via...