Cannes78 – Testa o croce?: a proposito di un western tra butteri e Buffalo Bill

Buffalo Bill in Italia: la storia non è famosa, ma è vero che, durante il suo tour europeo, l’iconico cowboy americano è passato due volte nel nostro paese ed è partendo da questo presupposto che Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis hanno costruito il loro secondo film, Testa o croce?, presentato al Certain Regard di Cannes78. «Ci piaceva l’idea di tornare a giocare con i generi cinematografici», ha detto Alessio Rigo De Righi nella conferenza stampa di Cannes. «L’idea era quella di partire dal western per spingerci poi in una storia che attraversa i vari sottogeneri». «Volevamo fare un western italiano ambientato in Italia – aggiunge Matteo Zoppis – variando le prospettive del western all’italiana classico, quelle di Sergio Leone , che invece era ambientato sul confine tra America e Messico». Le visite in Italia di Buffalo Bill Cody sono due: «Sì, Buffalo Bill è stato due volte in Italia durante il tour che fece in Europa tra il 1890 e il 1906. La storia della sfida coi butteri invece l’avevamo sentita da bambini e ci sembrava uno spunto ideale per un’ambientazione italiana che nasce dal desiderio di raccontare il West attraverso la sua rappresentazione iconica».

 

 

La presenza di John C. Reilly nel ruolo del celebre cowboy è in questo senso importante: «Ero in soggezione all’idea di interpretare un simile personaggio» , ha detto John C. Reilly a Cannes. «Da piccolo sinceramente non pensavo nemmeno che fosse esistito davvero… Ho cercato di mettere un po’ di senso dell’umorismo in un personaggio che fa parte del nostro immaginario».
Alessandro Borghi, invece ha dovuto imparare ad andare a cavallo: «Quando mi hanno proposto il film ero in vacanza e ho subito cercato un maneggio per imparare a cavalcare», racconta l’attore a Cannes. «In realtà Santino è un meraviglioso scemo», dice Borghi, «un vero e proprio antieroe. È esattamente l’opposto del cowboy macho, sa bene che l’unica cosa che sa fare è andare a cavallo, per il resto non sa sparare, non sa fare a pugni, sa sa essere innamorato… Durante le riprese, ogni volta che sembrava dovesse fare qualcosa di figo, con Alessio e Matteo ci dicevamo che c’era qualcosa che non andava…».